Un pomeriggio d’agosto che poteva finire male. Il 20 agosto, al largo di Pistis, cinque persone – tra loro una bambina di pochi anni – si sono trovate in seria difficoltà a bordo di una barca di sei metri. Il mare era cambiato all’improvviso, e la gita in famiglia si era trasformata in un problema.
Alle 17.30 la chiamata al Numero Blu 1530: “Aiuto, non riusciamo a rientrare”. Dal porto di Oristano è partita la motovedetta CP 307, quella che la Guardia Costiera usa per i soccorsi veri.
I militari, arrivati sul posto, hanno trovato i diportisti provati ma in buone condizioni. Solo la bambina iniziava a sentire la chinetosi, il mal di mare. Tre persone, tra cui la piccola, sono state trasbordate sulla motovedetta. Gli altri due hanno seguito a bordo della barca, scortati fino al porticciolo di Marceddì. Fine della paura, tutti salvi.
“Le condizioni atmosferiche e del mare possono mutare repentinamente, trasformando una normale giornata di diporto in una situazione di potenziale pericolo”, ha ricordato il Capitano di Fregata Andrea Chirizzi, capo del Compartimento marittimo di Oristano. “È pertanto fondamentale verificare l’efficienza del proprio mezzo, disporre delle dotazioni di sicurezza previste e tenersi costantemente aggiornati sui bollettini meteo locali”.
La Guardia Costiera, che in questi mesi conduce l’operazione “Mare e Laghi sicuri 2025”, invita i diportisti alla prudenza. E ricorda i numeri da chiamare in caso di emergenza: il 112 e il 1530.