Si è consegnato da solo. Andrea Putzu, 54 anni, originario di Quartu Sant’Elena, latitante dal 2016, si è presentato ieri all’ufficio anagrafe di Assemini per rinnovare la carta d’identità. Non sapeva, o forse sperava, che il sistema informatico non lo avrebbe tradito. Ma il suo nome, appena inserito dagli impiegati, ha fatto scattare l’allarme.
In pochi minuti i carabinieri, già allertati, sono intervenuti sul posto. Putzu è stato arrestato e trasferito al carcere di Uta. Era colpito da un ordine di carcerazione emesso nel 2019 per cumulo di pene: quattro anni e sette mesi da scontare per una serie di truffe assicurative commesse tra il 2009 e il 2011 a Carbonia e Assemini.
Il metodo era sempre lo stesso: prometteva polizze assicurative, incassava il denaro e lasciava le vittime senza copertura. Molti scoprivano l’inganno solo dopo un incidente. Poi, dal 2016, aveva fatto perdere ogni traccia: niente utenze, niente social, vita sotto copertura.
Il tentativo di tornare in possesso di un documento valido gli è stato fatale. La latitanza, durata otto anni, si è conclusa in pochi minuti dietro allo sportello dell’anagrafe.