C’è chi approfitta della fiducia, chi indossa il vestito dell’istituzione per infilarsi, come un ladro gentile, nelle vite degli altri. Ad Alghero si sono registrati tentativi di truffa ai danni dei cittadini da parte di falsi operatori comunali che, al telefono, con voce rassicurante, hanno provato a estorcere dati personali e bancari.
Il Comune ha diffuso un avviso ufficiale, mettendo nero su bianco ciò che dovrebbe essere ovvio ma non sempre lo è: «Il Comune non chiede mai codici bancari, IBAN, PIN o credenziali personali per telefono, email o messaggi».
La vicenda, segnalata da un cittadino contattato da un sedicente impiegato dell’ente, ha fatto scattare l’allerta. Nessuna urgenza vera, solo l’urgenza simulata da chi sa come premere i tasti della paura e della buona fede.
L’avviso è chiaro. Anche quando si tratti di beneficiari di misure o contributi pubblici, «in nessun caso viene richiesto di effettuare azioni immediate o di comunicare informazioni riservate che riguardino il proprio conto corrente o altri strumenti finanziari».
La raccomandazione dell’Amministrazione è semplice e diretta, come dovrebbe sempre essere il rapporto tra cittadino e istituzioni: verificare sempre l’identità di chi chiama, non fornire mai dati sensibili attraverso canali non ufficiali, e segnalare ogni episodio sospetto alla Polizia Locale o agli uffici comunali competenti.
In tempi in cui il confine tra verità e raggiro si gioca su una chiamata o un messaggio, non basta più la buona volontà. Serve vigilanza. E un’amministrazione che parli chiaro, come oggi ha fatto quella di Alghero.