Cagliari, Sant'Elia: un grido d'allarme per i bambini, amianto e rifiuti abbandonati nel cuore della città. Fadda: "fiducioso nella nuova Giunta, non aspettiamo un'altra tragedia"

Immaginate bambini che giocano tra ruderi pericolanti, respirando l'aria intrisa di amianto, circondati da rifiuti di ogni genere: divani sfondati, televisori rotti, bombole abbandonate. Questa è la cruda realtà del Colle di Sant'Elia a Cagliari, un luogo di straordinaria bellezza trasformato in una discarica abusiva. La denuncia arriva da Roberto Fadda, giornalista d'inchiesta e attivista, che con il cuore in mano mostra le immagini di questo scempio. "Non possiamo più chiudere gli occhi", dice Fadda. "Questi casermoni abbandonati sono un pericolo costante per i bambini del vecchio borgo di Sant'Elia. Ogni giorno rischiano di farsi male, di ammalarsi. È inaccettabile". La paura dei residenti: I residenti del borgo vivono nella paura, temendo che una tragedia possa ripetersi. In passato, incidenti simili hanno già segnato la comunità. "Gli assessori promettono interventi, ma noi non ci fidiamo più", afferma una mamma. "Vogliamo fatti, non parole. Non possiamo aspettare che succeda di nuovo qualcosa di grave". Fiducia e speranza: Nonostante le delusioni del passato, Fadda si dice fiducioso nella nuova giunta comunale e regionale. "Tra di loro ci sono brave persone, sensibili ai problemi della città", afferma. "Sono convinto che questa volta le cose cambieranno. Ci sono priorità che non possono più aspettare, situazioni che rischiano di finire in tragedia. Le denunce del passato sono rimaste inascoltate, ma io voglio credere che questa volta sarà diverso". L'appello di Fadda: Fadda non si limita a denunciare, propone soluzioni. "Questa zona potrebbe rinascere", spiega. "Bonifichiamo l'area, mettiamo in sicurezza gli edifici pericolanti, creiamo spazi verdi, aree gioco per i bambini, magari un piccolo museo della memoria. Sant'Elia ha un potenziale enorme, non possiamo lasciarlo marcire". La situazione dei rifiuti in Sardegna: La discarica di Sant'Elia è solo la punta dell'iceberg. In Sardegna, il problema dei rifiuti abbandonati è una piaga che va affrontata con urgenza. Le autorità devono agire, ma anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, rispettando l'ambiente e segnalando gli abusi. Un futuro possibile: Sant'Elia può tornare a essere un luogo sicuro e accogliente, un simbolo di rinascita per Cagliari. Ma per farlo, serve l'impegno di tutti: istituzioni, cittadini, associazioni. Non lasciamo che la paura e l'indifferenza ci paralizzino. Agiamo ora, per il futuro dei nostri bambini.

Cronaca

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