In una notte di follia in Gallura, si consuma una tragedia familiare che ha sconvolto la tranquilla comunità di Arzachena. Un uomo di 35 anni, Michele Fresi, è stato fermato dalle forze dell'ordine dopo aver ucciso il proprio padre, Giovanni Fresi, un rispettato orefice di 58 anni, con un colpo mortale inferto con un bastone.
Il drammatico episodio si è verificato intorno all'1:30, nelle vicinanze di un locale nel vivace viale Costa Smeralda. Michele, che apparentemente trascorreva una serata come tante altre, è improvvisamente diventato protagonista di un gesto estremo e incomprensibile. Secondo le prime ricostruzioni, il trentacinquenne potrebbe essere stato sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, un dettaglio che, se confermato, getta un'ombra ancora più oscura su questa vicenda.
Il tentativo di placare l'ira del figlio è costato la vita a Giovanni Fresi. Arrivato sul posto nel tentativo di calmare la situazione, si è trovato di fronte un figlio in preda a un raptus di violenza inaudita. Un pezzo di legno, raccolto da terra, è diventato lo strumento fatale che ha messo fine alla sua esistenza.
Non solo la famiglia Fresi è stata colpita da questo gesto insensato. Una donna e due militari, intervenuti nel tentativo di sedare la furia di Michele, sono stati feriti e trasportati in ospedale. La loro condizione, fortunatamente, non è grave, ma il trauma di quella notte resterà un ricordo indelebile.
Le autorità hanno prontamente arrestato Michele Fresi, ora detenuto nella caserma dei carabinieri di Olbia, in attesa delle indagini che dovranno chiarire ogni aspetto di questa tragedia. La comunità di Arzachena, intanto, si interroga sulle cause di un gesto così efferato, cercando conforto nella solidarietà e nella vicinanza reciproca in un momento di dolore e incredulità.
Questo terribile evento non solo ha spezzato la vita di un uomo stimato e conosciuto, ma ha anche infranto l'equilibrio di una famiglia e di una comunità intera. Resta l'immagine di una notte che nessuno ad Arzachena dimenticherà, un momento in cui la follia ha superato ogni limite, lasciando dietro di sé solo dolore e sgomento.