A Villacidro, le forze dell'ordine hanno fatto incetta di droga e denaro in un'operazione di arresto che ha coinvolto un giovane di 26 anni, non certo nuovo agli occhi della giustizia.
Durante un semplice controllo stradale, la sorte ha voluto che i carabinieri riconoscessero il giovane conducente e, notando la sua famigerata reputazione, hanno deciso di approfondire la perquisizione dell'auto. E non hanno sbagliato: ben 101 grammi di cocaina, saggiamente occultati in un involucro di plastica termosaldato, sono stati scoperti insieme a 895 euro in banconote di piccolo taglio.
Ma la scoperta non si è fermata lì. Determinati a fare luce su questa intricata vicenda, una pattuglia si è recata a casa del giovane incriminato per una perquisizione domiciliare.
Ma chi l'avrebbe mai detto? Una situazione già delicata è diventata ancor più intrigante quando la suocera del sospettato, forse travolta dall'agitazione, ha tentato di sbarazzarsi di alcune prove gettandole dalla finestra. E cosa c'era di così prezioso da giustificare un simile gesto? Nient'altro che un bilancino elettronico di precisione e altri 2 grammi di cocaina, prontamente recuperati dagli uomini in divisa.
Ma la cronaca non finisce qui. La perquisizione è proseguita rivelando la somma di 1.800 euro in banconote di vario taglio, gettando ulteriori sospetti sul coinvolgimento del giovane nel lucroso traffico di droga.
E così, tra colpi di scena e prove che emergono come gemme in un cassetto nascosto, il giovane trasgressore è stato privato della sua libertà e trasferito nel carcere di Uta, in attesa di un processo che svelerà il destino che lo attende.