GrIG: Il cervo sardo è salvo, per ora

  A fine marzo scorso nell’aula del Consiglio regionale della Sardegna (29 marzo 2022, seduta pomeridiana n. 206), l’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis aveva annunciato trionfalmente il prossimo avvio di piani di abbattimento del Cervo sardo dove, a suo dire, vi sarebbero esemplari in eccesso che provocherebbero “problemi di tipo sociale, economico e anche di ordine pubblico”. 

  Insomma, secondo il nevrile esponente della Giunta Solinas, unanimemente sostenuta per l’efficacia e la solerzia della propria azione amministrativa, i disastri economico-sociali che vive da anni la collettività sarda sarebbero – almeno in parte – colpa del Cervo sardo. L’assurda intenzione assessoriale ha causato una fortissima reazione popolare, di buon senso in primo luogo. La petizione popolare. Sono più di 80 mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare per la salvaguardia del Cervo sardo promossa dall’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) sulla piattaforma Change.org in circa tre mesi. Una marèa di firme, decine di migliaia di cittadini che rifiutano il piombo risanatore tanto caro a chi dovrebbe difendere l'ambiente, ma lo ignora. Decine di migliaia di cittadini che vogliono difendere uno degli animali-simbolo della Sardegna e del Mediterraneo da un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori. Una richiesta chiara, palese, forte, in netto contrasto con le pretese di parte del mondo venatorio isolano che se ne frega altamente di tutto quello che non riguarda la possibilità di sparare a questo o a quest’altro animale.

  E grazie a questa richiesta popolare, forte e pressante, il Cervo sardo si può dire salvo. Almeno per ora. Per due volte (aprile e giugno 2022) la petizione è stata inviata, corredata dalle adesioni via via pervenute, al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, all’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis e al Presidente dell’I.S.P.R.A. Stefano Laporta, chiedendo se vi siano eventuali autorizzazioni per piani di abbattimento dell’ungulato a qualsiasi titolo e con quali motivazioni scientifiche. C’è stata l’eloquente risposta da parte dell’I.S.P.R.A.: l’Istituto tecnico-scientifico ha affermato chiaramente. (nota prot. n. 26660 dell’11 maggio 2022) che “non ha espresso pareri circa piani di controllo del Cervo sardo”. 

  Nessun parere – necessario per legge – quindi nessuna autorizzazione. L'I.S.P.R.A. ha confermato, poi, l'assenza di censimenti aggiornati. Recentemente ha risposto (nota prot. n. 71919 del 9 giugno 2022) anche la Direzione generale Patrimonio Naturalistico e Mare del Ministero della Transizione Ecologica su incarico del Ministro Roberto Cingolani, comunicando l’inesistenza di piani di abbattimento e relative autorizzazioni. Unico amministratore pubblico silenzioso e silenziato l’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis, tanto vicino alle istanze venatorie quanto incapace di assumersi le sue responsabilità davanti alle richieste di decine e decine di migliaia di cittadini. Vengono in mente uomini di tutt’altra pasta come Enea Beccu e Antonello Monni, per esempio. Il primo quale dirigente del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (C.F.V.A.) il secondo quale delegato regionale WWF e artefice della realizzazione dell’oasi naturale di Monte Arcosu protagonisti, negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, della decisa e concreta campagna per evitare l’incombente estinzione del Cervo sardo. 

  L’inerzia dell’Assessore Lampis – al pari dei colleghi dell’Esecutivo regionale – nel contrasto alla ricorrente invasione-disastro delle Cavallette con ormai decine di migliaia di ettari devastati fa il degno paio con le proposte di taglio del territorio protetto dai parchi naturali, dei tentativi di sfascio dell’apparato di contrasto antincendio (rientrati solo dopo le proteste generali) e, proprio, dei piani di abbattimento del Cervo sardo. Purtroppo questo è il livello di una politica ambientale di infimo livello, viziata da incapacità e ancorata a interessi clientelari ed elettoralistici. Il Cervo sardo. Quali sono le reali condizioni del Cervo sardo nell’Isola? Come ricorda anche l’I.S.P.R.A., gli unici dati disponibili sulla consistenza dell’ungulato risalgono alla stima effettuata nel corso del Progetto LIFE “One deer, two Islands: conservation of Red Deer Cervus elaphus corsicanus in Sardinia and Corse”, cioè circa 10.600 esemplari in tutta la Sardegna. Il Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) è una sottospecie endemica della Sardegna e della Corsica del Cervo europeo (Cervus elaphus) e, solo dopo gli ultimi decenni di protezione, sta riuscendo con fatica a sfuggire al destino dell’estinzione a causa del bracconaggio, della distruzione degli habitat, degli incendi. Incurante della grave situazione ecologica dell’ungulato simbolo della Sardegna, l’Assessore della difesa dell’ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis ha pubblicamente dichiarato di voler riaprire la caccia al Cervo sotto forma di piani di abbattimento. Lo ha dichiarato anche nell’aula del Consiglio regionale (29 marzo 2022, seduta pomeridiana n. 206). La scusa è che in alcune zone (Arbus, Laconi) ve ne sarebbero troppi e causerebbero danni all’agricoltura, sebbene non vi siano censimenti aggiornati né una stima degli eventuali danni. 

  Se davvero così fosse, gli esemplari riconosciuti in eccesso potrebbero esser trasferiti in altre aree dell’Isola (o della Corsica) già verificate quali idonee, così com’è stato fatto in questi decenni per far riprendere salute alla sottospecie. Infatti, la Carta delle vocazioni faunistiche della Sardegna, atto programmatorio ufficiale della Regione autonoma della Sardegna, stima la presenza del Cervo sardo complessivamente in un’area di circa 60 mila ettari del territorio regionale e individua un’area potenziale di circa 400 mila ettari, con ambiti ottimali di reintroduzione nell’area del Gennargentu fino al Supramonte, alle codule ogliastrine, fino a Quirra, così da ricongiungersi con l’areale dei Sette Fratelli – Sàrrabus. Così il complesso Monti di Alà - Monte Albo, parte della Nurra, il Montiferru, il Monte Arci, il Sinis, il Limbara (pp. 253 e ss.), dove potrebbero esser reintrodotti oltre 16 mila esemplari, con il sostegno di specifici fondi comunitari, come già avvenuto. L’ammutolimento assessoriale. La petizione popolare (https://chng.it/hptV6GJp) ha causato involontariamente l’afonìa dell’Assessore Lampis: Non è nemmeno riuscito a rispondere, pur sollecitato, a più di 80 mila cittadini. Ma non parla nemmeno più di abbattimenti dei Cervi, nemmeno viaggiano più nei passaparola venatori le assicurazioni sul prossimo avvio della caccia al Cervo in autunno. Silenzio, ammutolimento assessoriale. Va bene così, per ora il Cervo sardo è salvo. Ancora un immenso grazie, di cuore, per gli oltre 80 mila cittadini che han messo la faccia per questa grande richiesta di civiltà.

Cronaca

Tragedia a Chiaramonti: Morto improvvisamente a 22 anni il giovane Marco Spanu
  Martedì sera, alle 20:30, una tragica svolta ha colpito la comunità di Chiaramonti: Marco Spanu, un ragazzo di soli 22 anni, è morto improvvisamente mentre era in compagnia di amici. Il giovane ha accusato un forte dolore al petto e, nonostante l'immediato intervento dei soccorsi, è deceduto in pochi attimi. Il corpo di Marco, molto conos...

Attentato incendiario a Bolotana: Colpite le auto di due forestali
  Un grave episodio di violenza ha turbato la tranquillità di Bolotana, nel Nuorese, due giorni fa, quando due autovetture di proprietà di rappresentanti del Corpo Forestale sono state deliberate obiettivo di un attentato incendiario. I veicoli, una Fiat Punto del Comandante della stazione locale e una Fiat Panda appartenente a un agente, sono...

Fermato ad Olbia: Guidava senza patente un'auto rubata con refurtiva a bordo
  Un controllo notturno alla periferia di Olbia ha portato alla luce un caso di furto aggravato e guida senza patente. L'episodio, verificatosi il 12 aprile, è stato reso noto solo nella giornata di ieri dalla polizia locale. Durante un posto di blocco, gli agenti hanno notato un'autovettura sbandare in modo evidente e hanno deciso di inter...

Incendio devasta il bar ristorante Capo Est a Capo Comino
  Un violento incendio ha colpito il bar ristorante Capo Est, situato sulla spiaggia di Capo Comino, nel territorio di Siniscola. Il fuoco, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, ha completamente distrutto la struttura e minacciato l'area pinetata circostante, con il forte vento che ha alimentato ulteriormente le fiamme. L'interv...

Ubriaco e contromano: Tragedia sfiorata sulla 131
  Nelle prime ore di domenica mattina, un episodio allarmante ha scosso la tranquillità della Statale 131 vicino Oristano. Un uomo di 34 anni è stato sorpreso a guidare contromano, causando momenti di puro terrore tra gli automobilisti che, con riflessi pronti, sono riusciti a evitarlo miracolosamente.  Dopo numerose s...

Approvato il piano di riqualificazione per il centro storico di Alghero e Fertilia
  Il Consiglio Comunale di Alghero ha raggiunto un traguardo storico con l'approvazione definitiva del piano particolareggiato per il centro storico di Alghero e Fertilia. Dopo un'attesa prolungata e un lavoro di pianificazione accurato, il territorio potrà beneficiare di un nuovo regolamento che offre regole chiare e precise per la tutela e l...

Oristano commemora il carabiniere Umberto Erriu nel 36° anniversario della sua uccisione
  Questa mattina, nei Giardini Pubblici di Via Messina a Oristano, si è tenuta una cerimonia solenne in memoria del Carabiniere Umberto Erriu, caduto in servizio 36 anni fa. Il militare, insignito postumo della Medaglia d’Oro al Valor Civile e della Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo, fu vittima di un agguato mortale da parte della nota ...

Gigi Riva: un simbolo della Sardegna a poco più di tre mesi dalla scomparsa
  Per la generazione che non ha vissuto le sue imprese in un campo da calcio e la sua speciale storia personale, raccontare di Gigi Riva, scomparso all’età di 79 anni poco più di tre mesi fa, richiede una premessa. Bisogna partire da un concetto. Quello della virtù, qualità così rara e così preziosa. La virtù non suscita invidia, solo ammirazi...