Il presidente del consiglio regionale Pais sull’incendio di un natante ad Alghero - “Grazie all’equipaggio dell’Andrea Padre”

"É GIUSTO SI SAPPIA CHE..." Ci tengo a rivolgere un grande ringraziamento all'equipaggio dell'Andrea Padre per il pronto e tempestivo intervento che ha consentito lo spegnimento dell'incendio divampato ieri sull'imbarcazione in rada di Alghero, scongiurando danni ambientali ben peggiori. Questo quanto accaduto. "Intorno alle 21:40 Enea Cardone, armatore dell'Andrea Padre è stato chiamato dalla sala operativa della Guardia Costiera, per prestare soccorso. Enea senza indugio ha chiamato il suo equipaggio, Luca Mastroleo (comandante della Dea) che in quel momento era a passeggio con la moglie e Salvatore Nieddu (istruttore sub e marinaio) che era appena rientrato a casa. Entrambi non hanno esitato un secondo e si sono precipitati a bordo dell'Andrea Padre per prestare i soccorsi richiesti. Nel frattempo Enea già a bordo approntava l'impianto idrico antincendio con le manichette e le lance per essere subito operativi. Dopo circa trenta minuti dalla chiamata l'Andrea Padre raggiungeva l'imbarcazione in fiamme, e l'incendio domato in appena 30 minuti. Purtroppo il pronto intervento non ha potuto evitare l'affondamento dell'imbarcazione per lo stato di avanzamento dell'incendio ma veniva comunque recuperato dal mare tutto ciò che galleggiava compresi 2 grossi serbatoi, che sono stati consegnati alla capitaneria." Ho ritenuto portare a conoscenza questa storia di impegno civile da parte di operatori marittimi, professionisti ma soprattutto cittadini che di fronte ad una chiamata di soccorso non hanno indugiato neanche un istante. Grazie a questi cittadini benemeriti, che non sono insoliti ad interventi del genere. Infatti nel fortunale del 2008 hanno salvato 18 persone e soccorso numerose imbarcazioni. Nel 2020, recuperato un sub a cala barca. Naturalmente grazie agli uomini valorosi della Capitaneria di Porto che hanno coordinato le operazioni di soccorso e spegnimento. A tutti loro GRAZIE!

Cronaca

Rapina a un porta pizze: arrestato pregiudicato ad Alghero
La Polizia di Stato di Alghero ha arrestato questa mattina un pregiudicato algherese, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Sassari. L’uomo, condannato in via definitiva a tre anni di carcere, è stato riconosciu...

La vacanza diventa giustizia: Il sostegno delle istituzioni alla "Casa dei Sogni"
  Questa mattina, a Marina di Cardedu, una visita speciale alla Casa dei Sogni, l’immobile destinato a luogo di accoglienza, riposo e vacanza per bambini e ragazzi che vivono fuori famiglia, donne vittime di violenza e persone con disabilità, per volontà dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e conf...

Estorsioni a Olbia: due arresti, in campo anche la Squadra Mobile di Sassari
Due uomini sono finiti in manette con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ordinanza è stata eseguita oggi dalla Squadra Mobile di Sassari, in collaborazione con i colleghi di Napoli, su disposizione del GIP del Tribunale di Napoli e su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

ARST, stipendi sbloccati. Manca: «La Regione si è mossa subito»
Gli stipendi dei lavoratori ARST sono finalmente sbloccati. La notizia arriva con l’insediamento ufficiale del nuovo Amministratore unico, Giovanni Mocci, che ha messo fine a giorni di tensione tra i dipendenti. Il nuovo vertice, come primo atto, ha firmato le disposizioni n...

Alghero, l’Avis chiama: «Il sangue non va in vacanza»
Il sangue serve sempre. E ad Alghero lo sanno bene. L’Avis comunale ha lanciato un appello urgente: «Il fabbisogno di sangue non va in vacanza». Nei mesi estivi, le scorte calano, le richieste aumentano e i centri microcitemici lanciano l’allarme.

Il prezzo della verità: vivere sotto scorta nell'Italia della mafia
Vedere Roberto Saviano piangere non è solo un’immagine commovente; è lo specchio di una realtà brutale e complessa, dove le organizzazioni criminali non si limitano a inquinare la giustizia, ma imprigionano vite intere, condannando chiunque osi contrastarle a un’esistenza sotto assedio. Non è solo la paura della condanna a morte che le mafie instil...