Luca Meloni, dalla prima curva al trionfo: sul podio della Coppa Sardegna un sogno che si avvera

  La vittoria della Coppa Sardegna, giunta alla sua 15ª edizione, non è stata solo un successo sportivo del quattordicenne lunamatronese Luca Meloni, ma il coronamento di un percorso fatto di passione, sacrifici e crescita. Una gara che tradizionalmente chiude la stagione agonistica e che, anno dopo anno, riesce ad attirare anche numerosi piloti provenienti dalla penisola. Un risultato tutt’altro che scontato, come racconta il padre del pilota, reso possibile anche grazie al lavoro dell’organizzatore Antonio Dettori, ACI Sport, che con il suo impegno riesce a dare un contributo concreto alle trasferte, rendendo la competizione un vero banco di prova tra realtà diverse. Un confronto che alza il livello e misura il talento ben oltre i confini regionali. La gara è stata combattuta sin dal sabato, preceduta da due giorni di test tra asciutto e pioggia, che hanno messo alla prova piloti e mezzi. Le prove di qualificazione del sabato pomeriggio non sono andate come sperato: un po’ di traffico ha compromesso il giro buono, costringendo Luca a partire dalla quinta posizione, a meno di due decimi dal primo. Una situazione che avrebbe potuto scoraggiare chiunque, ma non lui - come racconta babbo Alessandro. La risposta è arrivata la domenica mattina, con il miglior tempo nel warm-up, segnale chiaro che il passo gara c’era. In gara 1, dopo una battaglia serrata fatta di sorpassi e controsorpassi, Luca è riuscito a risalire fino alla quarta posizione. In gara 2, grazie a diverse regolazioni sull’assetto – rese necessarie dalle condizioni variabili della pista – ha trovato finalmente il giusto equilibrio. Il momento decisivo è arrivato in finale, quando con un sorpasso da manuale Luca ha preso la testa della corsa, mantenendola fino alla bandiera a scacchi. L’emozione più grande è stata vederlo tagliare il traguardo e poi riabbracciarlo al rientro ai box: un’immagine che ripaga di ogni sacrificio, come precisa Alessandro. Un successo che è, come spesso accade, anche frutto del lavoro di squadra. Luca corre con il team MB Kart di Bastiano Mattu - a cui la famiglia rivolge un ringraziamento speciale per aver messo sempre tutti nelle condizioni di avere materiale altamente competitivo - e fondamentale è stato il supporto tecnico di Tonino Murru, braccio destro del team. Ma per capire davvero cosa rappresenta questa Coppa, bisogna tornare indietro, in quello che è il percorso del quattordicenne - animato da una passione forte e che brucia, come tutti i sogni da rincorrere a tutti i costi. Luca aveva appena sette, forse otto anni quando ha iniziato a guardare il padre in pista. All’inizio erano solo richieste curiose, il desiderio di provare. Poi un giorno è salito su un piccolo kart avuto in prestito. Da quel momento non ha più smesso di chiedere, fino all’acquisto del primo kart tutto suo. Con il tempo la passione si è fatta sempre più consapevole. "Come genitori ci siamo chiesti se fosse solo emulazione, se quel desiderio non fosse il riflesso di ciò che vedeva fare a me. Abbiamo persino provato a distoglierlo. Ma la risposta è arrivata dai fatti" racconta Alessandro.

  "Luca ha imparato presto a fare sacrifici e rinunce pur di poter andare in pista la domenica." Ma com'è la vita di un ragazzo che ha questa passione? Durante la settimana la sua vita scorre come quella di un qualsiasi ragazzo della sua età. Se non ci sono gare, gli allenamenti si concentrano la domenica. Quando invece si parte, soprattutto per le competizioni fuori dalla Sardegna, lo studio viene organizzato con attenzione. Luca sa che per andare in pista deve prima rispettare i suoi doveri scolastici. I sacrifici non mancano, soprattutto in adolescenza: rientrare presto il sabato sera, rinunciare spesso alle uscite con gli amici. "Ma per ora lo fa volentieri, perché il kart occupa il primo posto" specifica il papà. Fondamentale è il supporto della famiglia, in particolare quello del padre, che lo accompagna fino agli istanti che precedono la partenza: gli ultimi consigli, le raccomandazioni, poi la visiera si abbassa e inizia la gara. Le competizioni a livello nazionale rappresentano un salto ulteriore: gare che durano quattro giorni, con piloti provenienti da tutta Europa. All’inizio ci si sente spaesati, poi si cresce, imparando un modo di correre più maturo e consapevole. Tra le piste preferite di Luca c’è Lonato del Garda, un tracciato completo e affascinante, da cui sono passati molti grandi campioni dell’automobilismo. "Il karting è uno sport capace di regalare emozioni fortissime, ma anche delusioni" continua Alessandro, padre orgoglioso del pilota. "Proprio per questo forgia il carattere, insegna a non arrendersi e prepara ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Servono determinazione, forza mentale e una passione autentica." Il sogno di Luca è chiaro: diventare competitivo a livello nazionale. Un obiettivo che cresce insieme alla consapevolezza che lo sport, se vissuto in modo sano, è una straordinaria scuola di vita, capace di unire le famiglie e far crescere i ragazzi, dentro e fuori dalla pista.

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