Pallanuoto: la Sardegna di nuovo in Serie B con la Promosport

Fino all’ultimo istante ha voluto tenere i tifosi col fiato sospeso. Vincere facile non rientra nei piani della Promosport Cagliari. Anche se coach Enrico Cossu, cuore e panchina del progetto, avrebbe volentieri evitato l’ennesimo finale da thriller. E invece la Serie B è arrivata così, in trasferta a Lanciano, dopo una sfida infinita e una lotteria di rigori chiusa dall’intervento decisivo di Filippo Morleo. Applausi, pacche, lividi e gloria.

Un traguardo che non arriva per caso: il gruppo ha mostrato qualità, profondità e una tenacia rara, pur conoscendo anche momenti bui. Dopo aver sfidato a lungo i colossi del Grifone Roma, qualcosa si è inceppato nella fase centrale della stagione. Ma la Promosport ha tenuto botta e ha saputo rialzarsi nel momento giusto.

Il successo restituisce alla Sardegna una squadra in Serie B, a sei anni dall’ultima volta. Onore a Marco Alcibiade, Francesco Ballestri, Filippo Bassetti, Matteo Campus, Claudio Curgiolu, Marco Erriu, Massimo Fortini, Giorgio Gorini, Matteo Lodi, Giacomo Matta, Alberto Moi, Alfredo Morelli, Filippo Morleo, Leonardo Notarini, Dario Porseo, Fabio Porseo, Giacomo Puddu, Giacomo Sanna, Michele Secchi, Enrico Zuddas. In panchina Cossu, al suo fianco Dmitri Dugin. Staff dirigenziale composto da Giuseppe Medda, Andrea Granata e il medico Ludovica Pilloni.

A questo trionfo si aggiunge la promozione dell’Oppidum Cagliari, guidata da Chicco Cannas, capace di centrare il salto di categoria dopo due incontri in Sicilia e il doppio spareggio col Monopoli.

Parla il presidente Sesetto Cogoni

Ha visto nascere squadre, nuotatori e sogni a bordo vasca. Dal 1962 a oggi, Sesetto Cogoni è la memoria storica e la spinta propulsiva della pallanuoto sarda. Ed è lui stesso a raccontare questo ennesimo traguardo.

Presidente Cogoni, con quali propositi avete progettato la stagione?
Siamo costantemente cresciuti nelle ultime stagioni ed eravamo coscienti di poter fare il salto anche se è spuntata fuori il "grifone" costruita dal nulla con ex nazionali veramente forti.

Avete cambiato molto nella rosa?
Abbiamo sostituito la boa con Bassetti: è stato l'arma in più del girone d'andata. Poi dall’Atlantide sono arrivati tre giovani (Puddu, Sanna e Fortini), inesperti ma seri e disponibili che hanno dato profondità ed entusiasmo alla rosa, sopperendo all'esperienza ed al mestiere di Cigolini e Strazzer.

Ci sono stati anche imprevisti.
Purtroppo abbiamo perso in un solo colpo e inaspettatamente i due portieri Demontis e Foschi. [...] Ma il vero rinforzo è costituito dalla crescita, dall'unità, dalla maturazione di tutto il gruppo che ha consolidato, giorno dopo giorno, il progetto promozione.

E a metà campionato?
Il girone di andata è stato bellissimo. [...] Abbiamo sofferto ma tenuto duro. Ci siamo confrontati, abbiamo messo a fuoco alcuni problemi e ritrovato la giusta strada.

Com’era il Lanciano?
Sapevamo poco di loro. [...] L'ultima volta a quattro minuti dalla fine, ci siamo demoralizzati e abbiamo staccato la spina.

Cosa vi siete detti dopo l’andata?
Che avevamo gestito noi la partita, che avevamo fatto vedere di essere più forti [...] Così è stato.

Com’erano i “vecchi tempi”?
Allora c'erano in vasca grandi campioni internazionali, una crescita costante con un impianto regolamentare a disposizione della squadra tutti i giorni. [...] Ora è difficile mettere su uno staff, nessuno vuole sacrificarsi.

Come avete festeggiato?
All'aeroporto di Cagliari spumante e trombette, sorrisi e abbracci, gioia. [...] Ma il problema più grande è avere un impianto maggiormente disponibile.

Cosa sapete della prossima Serie B?
Si comincia a settembre per un campionato che vedrà squadre più attrezzate e tutte dotate di qualche elemento di serie superiore. Lotteremo per essere inseriti in un girone con collegamenti aerei comodi.

Cosa rappresentano queste promozioni per la Sardegna?
Mi auguro solo che si prenda coscienza tutti insieme dei risultati ottenuti, compresa la promozione in C dell'Oppidum. [...] Il presidente Danilo Russu può farlo, ma deve impastare per bene quanto detto sopra.

Due promozioni, un segnale chiaro: la pallanuoto sarda è viva e sa ancora vincere. Ma ora serve organizzazione, impianti e visione. Il cloro, per una volta, profuma di speranza.

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