Dopo quattro intensi mesi in solitaria sulle acque tumultuose del globo, lo skipper sardo Andrea Mura ha toccato terra a La Coruna, Spagna, conquistando l'ambito terzo posto nella Global Solo Challenge. La sua avventura, a bordo della barca a vela "Vento di Sardegna", è stata segnata non solo dalle sfide fisiche e tecniche imposte da una delle regate più impegnative al mondo ma anche da un profondo amore e rispetto per l'ambiente marino.
"Per l'ambiente e per il mare: una grande avventura". Queste le parole di Mura, che riflettono il senso di questo viaggio estremo, un tributo alla forza del mare e alla resilienza umana. Mura, diventato il quinto italiano nella storia a circumnavigare il globo da solo senza assistenza, ha attraversato momenti di grave pericolo, come quando un'onda ha quasi compromesso la navigabilità del suo "Vento di Sardegna", distruggendo parte dell'imbarcazione e causando un allagamento che ha messo a rischio la sua stessa sopravvivenza.
Nonostante ciò, e senza riscaldamento, ha trovato la forza di riparare i danni e proseguire.
Il viaggio di Mura è stato anche un omaggio emotivo all'amico scomparso, Gigi Riva, a cui ha dedicato idealmente la guida del timone, con parole toccanti: "Sarai sempre a bordo con me". Questo gesto simbolico ha aggiunto un ulteriore strato di significato personale alla sua impresa.
Al suo arrivo, Mura è stato accolto con entusiasmo dai giovani della scuola di vela di La Coruna e dalla moglie, in una celebrazione che ha sottolineato l'unione tra lo spirito di avventura e l'affetto familiare. La festa per il suo arrivo è stata un tripudio di colori e emozioni, con i fuochi d'artificio a illuminare il cielo e le bandiere italiana e dei quattro mori a sventolare orgogliose, simboli di una nazione e di una regione che hanno superato indenni le prove più ardue.
La Global Solo Challenge ha rappresentato per Andrea Mura non solo una prova di abilità nautiche ma anche un viaggio intenso e personale attraverso le tempeste fisiche ed emotive. Il suo successo è una testimonianza dell'indomito spirito di avventura che anima gli esploratori del mare, un inno alla resilienza e al profondo legame che unisce l'uomo alle imprevedibili acque del nostro pianeta.