Dove finisce la realtà? E, soprattutto, dove comincia? Domande che sembrano oziose o
puramente speculative, eppure toccano il cuore della condizione umana. È su questo crinale sottile,
tra visione e illusione, che si muove il nuovo incontro promosso dall’Università di Aristan, in
programma mercoledì 28 maggio alle 19:30 (ingresso dalle 18:30) nell’Aula Magna del Seminario
Arcivescovile di via Monsignor Cogoni 9, a Cagliari.
Una serata dal titolo eloquente: "Ai confini della realtà". Ma non si tratterà di una mera lezione
accademica. Piuttosto, un’esperienza alchemica in cui parola, musica, immaginazione e filosofia si
fonderanno per interrogare i margini stessi della percezione.
Protagonisti dell’incontro saranno quattro menti eterodosse, ciascuna portatrice di uno sguardo
radicalmente altro sul mondo. Tra questi, sorprendentemente – ma forse non troppo – figura Don
Chisciotte della Mancia, il cavaliere errante che ha preferito l’ideale alla rassegnazione. A dargli
carne e voce sarà Nicolò Migheli, sociologo e scrittore, in una reincarnazione che suona come
provocazione e invito a vedere oltre il visibile.
Accanto a lui, Fabio Canessa, critico raffinato e viaggiatore instancabile tra i territori della
letteratura, del cinema e della musica, accompagnerà il pubblico in un’esplorazione intellettuale
guidata da passioni vere. A decostruire il concetto stesso di realtà interverrà Alfredo Barrago,
illusionista e mentalista, che sfiderà lo spettatore a riconoscere i propri stessi inganni percettivi.
Infine, Ramprasad Secchi, musicista e ricercatore spirituale, offrirà la sua voce e la sua esperienza
mistica, frutto di una profonda unione con lo Yoga e con l’Assoluto.
A suggellare il viaggio, la musica dal vivo dei Tres Bonettes – Gypsy Jazz Trio, che con le loro
note intrise di libertà chiuderanno la serata in un clima sospeso tra sogno e consapevolezza.
Un evento, dunque, che non intende offrire risposte, ma moltiplicare le domande. Perché forse,
come insegnava Don Chisciotte, solo ciò che non è ancora del tutto reale merita di essere davvero
vissuto.