Ci sono voluti più di quindici anni, ma alla fine la Regione Sardegna ha firmato l’Accordo Integrativo Regionale dei medici di medicina generale. La presidente Alessandra Todde lo definisce “una scelta politica chiara, che mette al centro la medicina territoriale e i bisogni dei cittadini”.
“Oggi abbiamo messo fine a un’attesa durata più di 15 anni – ha dichiarato la presidente Todde –. La firma dell’Accordo Integrativo Regionale dei medici di medicina generale è una scelta politica chiara, che mette al centro la medicina territoriale e i bisogni dei cittadini. Con questo accordo rafforziamo la sanità di prossimità, miglioriamo le condizioni di lavoro dei medici e garantiamo ai sardi un’assistenza più capillare, continua ed efficace”.
L’intesa prevede le Aggregazioni funzionali territoriali per ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso, nuove indennità per chi lavora nelle aree disagiate, più cure domiciliari in linea con il PNRR, medici presenti nelle Case e negli ospedali di comunità, oltre a fondi per strumenti informatici e collaboratori di studio.
“Questo accordo non è un punto d’arrivo – ha aggiunto Todde – ma parte di una strategia più ampia: ricostruire la sanità pubblica dopo anni di tagli e di mortificazione per costruire un sistema più moderno, equo ed efficace”.
La presidente ha ricordato anche i risultati degli ultimi mesi. A Nuoro è stato attivato il Centro di Senologia dell’ospedale San Francesco, che tra aprile e settembre ha registrato 67 dimissioni e circa 400 prestazioni ambulatoriali. Sempre a Nuoro, da domani partirà il modello “See and Treat”, un ambulatorio dedicato alle urgenze minori per ridurre attese e sovraffollamento.
A Cagliari, invece, è stata somministrata per la prima volta la terapia genica per l’atrofia muscolare spinale a una bambina di pochi mesi. Un traguardo che, secondo la Regione, apre la strada a una rete pediatrica di alto livello. Nel frattempo l’attività ortopedica è cresciuta del 7,58% rispetto al biennio precedente, anche grazie al nuovo reparto del CTO di Iglesias, dove sono già stati eseguiti oltre 150 interventi. Rafforzati anche il Piano Oncologico Regionale e la Rete Chirurgica.
“La strada è lunga e i problemi sono ancora enormi – ha concluso la presidente Todde – ma proseguiamo a lavorare con tanta umiltà e amore per la nostra isola”.