La Sardegna torna a chiedere con forza l’elezione diretta degli organi provinciali. Lo fa attraverso una proposta di legge, approvata all’unanimità dalla Commissione Consiliare regionale, presieduta dal dem Salvatore Corrias. Il testo porta la firma di Roberto Deriu, capogruppo del PD, e prevede una modifica alla legge nazionale vigente, ripristinando la possibilità per i cittadini di scegliere direttamente i rappresentanti delle istituzioni provinciali.
La proposta legislativa, articolata in due punti essenziali, mira a cancellare il modello delle elezioni indirette attualmente in vigore, introdotto anni fa a livello nazionale, per tornare a restituire ai cittadini il diritto di eleggere direttamente i rappresentanti delle sei province sarde (Oristano, Nuoro, Nord-Est Gallura, Ogliastra, Sulcis e Medio Campidano), che insieme alle due città metropolitane di Cagliari e Sassari formano l'assetto amministrativo della Sardegna.
Salvatore Corrias, commentando l’approvazione, ha evidenziato che ora «il Parlamento e il Governo non possono restare indifferenti a una richiesta di democrazia e di restituzione di piena dignità costituzionale alle Province».
Dello stesso tenore anche le dichiarazioni di Deriu, che ricorda come in Parlamento siano già depositate diverse proposte analoghe da parte sia della maggioranza sia dell’opposizione. «Stiamo valutando – aggiunge Deriu – insieme anche al Governo nazionale, quali azioni concrete possano essere intraprese per restituire lo scettro al popolo sovrano».
La richiesta sarda è chiara e compatta: ripristinare l’elezione diretta delle Province, un tema che resta centrale nel dibattito politico nazionale, ma che in Sardegna assume particolare rilievo, visto l’attuale sistema elettorale indiretto. Un passaggio politico significativo, che potrebbe riportare alla piena legittimazione democratica degli organi provinciali, eliminando così un sistema considerato distante e poco rappresentativo dalle comunità locali.