Il centrodestra sardo, in una giornata carica di aspettative e strategie, si muove sul delicato terreno delle candidature comunali, con lo sguardo fisso verso Cagliari. Dopo un vertice che ha avuto il sapore di maratona a Oristano, risolvendo le questioni aperte su Sassari e Alghero, il nome di Alessandra Zedda, ex vice presidente della Regione e figura di spicco di Forza Italia, ora incline verso la Lega, si fa strada con forza tra le ipotesi per la candidatura a sindaco del capoluogo sardo.
La decisione non è ancora ufficiale, ma i corridoi politici riecheggiano del suo nome come di un segnale di cambiamento, di un 'onda rosa' che potrebbe investire la città.
Le trattative sono fitte e serrate, con i coordinatori regionali dei partiti che mantengono un riserbo quasi strategico, pur lasciando trapelare che questa sarà la giornata chiave.
Sassari, con il consenso raccolto intorno a Gavino Mariotti, e Alghero, dove emerge la figura di Marco Tedde, hanno già trovato una loro direzione, mentre Cagliari attende il suo momento decisivo.
La coalizione sembra oscillare tra il mantenere gli equilibri interni e la volontà di proporre un candidato unitario che possa raccogliere il consenso più ampio, con Zedda che guadagna posizioni su potenziali rivali interni come Gianni Chessa del Psd'Az, Edoardo Tocco di Forza Italia, Franco Meloni dei Riformatori, e Alessandro Balletto di Sardegna al centro 20 Venti.
Ma il clima non è dei più sereni. La scelta di Zedda, se da un lato potrebbe rappresentare una svolta per la Lega, dall'altro alimenta il fuoco delle contestazioni, soprattutto tra i sardisti che vedevano in Gianni Chessa la loro bandiera, dopo aver rinunciato a Christian Solinas nelle regionali.
Il teatro politico sardo vive così momenti di autentico "tafferuglio", dove antiche alleanze si incrinano e nuove strategie si cercano tra le righe di un copione ancora tutto da scrivere. La candidatura di Zedda, se confermata, promette di essere il centro di un vortice di polemiche e di alleanze da riconsiderare, in una partita dove ogni mossa è decisiva e ogni alleanza è fragile.
In questo intricato scenario, il centrodestra a Cagliari si trova a navigare in acque tempestose, con la speranza di trovare un porto sicuro in vista delle imminenti elezioni comunali.