Operazione “Fish Net”, la rete stretta sul pesce che non deve arrivare in tavola

C’è un momento dell’anno in cui il mare, anche quando non si vede, entra in tutte le case. Succede a Natale. Piatti più ricchi, pesce che gira di più, filiere che si allungano. Ed è proprio lì che lo Stato, se vuole essere credibile, deve farsi sentire.

È in questo quadro che la Guardia Costiera ha messo in campo l’operazione nazionale “Fish Net”, un controllo a maglie fitte sull’intera filiera ittica, dalla cattura in mare fino all’ultimo passaggio prima della tavola. Un’operazione tutt’altro che simbolica, avviata con l’avvicinarsi delle festività e costruita come un dispositivo complesso, continuo, capillare.

L’obiettivo non è uno solo. C’è la tutela dell’ambiente marino, certo. Ma c’è anche la difesa degli operatori onesti, quelli che rispettano le regole e subiscono la concorrenza sleale di chi bara. E, infine, c’è il consumatore, che ha diritto a sapere cosa compra, da dove arriva e se quel prodotto è davvero ciò che promette di essere.

Un impegno che quest’anno assume un peso ulteriore, dopo il riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Perché dietro un piatto c’è sempre una filiera. E se quella filiera è opaca, il danno non è solo economico: è culturale.

L’operazione “Fish Net” si è articolata in due fasi. La prima ha riguardato il mare e i punti di sbarco: controlli sulle unità da pesca, verifiche sul rispetto delle normative fin dal momento della cattura, intercettando sul nascere pratiche di pesca illegale o dannose per l’ecosistema. La seconda fase, ancora in corso, si sposta a terra: mercati ittici, ristorazione, trasporto, logistica, piattaforme di distribuzione, fino ai canali online e ai social network, sempre più usati anche per vendere pesce, non sempre in modo regolare.

Il messaggio è chiaro: la tracciabilità non è un dettaglio burocratico, ma la linea di confine tra legalità e frode. Tra tutela e sfruttamento.

La macchina organizzativa è imponente. Il Centro di Controllo Nazionale della Pesca del Comando Generale ha coordinato quindici Centri di Controllo Area Pesca su tutto il territorio nazionale. In campo oltre 3.600 militari e più di mille mezzi, tra navali, aerei e terrestri. I numeri raccontano meglio di qualsiasi slogan l’ampiezza dell’operazione: circa 9.000 controlli effettuati, 600 illeciti accertati, 942 attrezzi da pesca sequestrati, 130 tonnellate di prodotto ittico sottratte al mercato. Le sanzioni sfiorano il milione di euro.

In Sardegna centro-meridionale, solo nell’ambito di “Fish Net”, sono stati eseguiti 216 controlli, con sequestri di prodotto e sanzioni, che si inseriscono in un quadro annuale ancora più ampio: oltre 3.600 controlli nel 2025 e 11 tonnellate di pesce sequestrato.

Dal resto d’Italia arrivano esempi concreti di cosa significhi vigilare davvero: a Marsala tonnellate di prodotto con etichettature errate o documentazione incompleta; a Brembio, calamari e seppie privi di tracciabilità; al Mercato Esquilino di Roma, oltre una tonnellata di pesce senza alcuna indicazione di provenienza; a Comacchio, molluschi con documentazione non idonea; ad Altopascio, cinque tonnellate di prodotto non conforme, in parte da distruggere.

Non episodi isolati, ma frammenti di un sistema che, senza controlli costanti, tende a piegarsi verso l’irregolarità.

L’operazione “Fish Net” non esaurisce l’attività della Guardia Costiera, che nel 2025 ha superato i 105.000 controlli tra mare e terra, con oltre 7,7 milioni di euro di sanzioni. Ma fotografa bene un principio semplice, spesso dimenticato: la legalità non è astratta, passa anche dal banco del pesce.

Come ha ricordato il Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, garantire un prodotto sicuro, tracciabile e di qualità significa proteggere il mare, rispettare chi lavora onestamente e difendere i cittadini. Soprattutto quando il consumo cresce e la tentazione di aggirare le regole diventa più forte.

A Natale il pesce non deve sapere di furbizia. Deve sapere di mare. E basta.

Cronaca

Birralguer Winter edition 2025: dieci birrifici, musica, degustazioni e show cooking
  Conto alla rovescia ad Alghero per uno degli appuntamenti più attesi del Cap d'Any. Il più longevo festival di birre artigianali dell’isola celebra la sua 22a edizione: Il 27 e 28 dicembre l’ex Mercato Ortofrutticolo si trasforma nel villaggio del gusto del Capodanno di Alghero. E' il Birralguer 2025 - Winter Edition, il Mercat Artijanal che...

Orrore a Oliena: cane ucciso a calci nel giardino di casa, denunciato un uomo
Un episodio di crudele violenza scuote la comunità. Il silenzio della notte di sabato è stato rotto da una richiesta di aiuto disperata. Un minorenne, visibilmente scosso, ha contattato la Stazione dei Carabinieri tramite citofono.La scena descritta è agghiacciante. Nel giardino dell'abitazione familiare, un uomo si...

Predda Niedda volta pagina: al via il piano per pulizia e sicurezza
Un segnale tangibile di attenzione per la zona industriale. Predda Niedda non è una periferia dimenticata. Il Comune di Sassari ha avviato nei giorni scorsi una serie di interventi mirati. L'obiettivo è doppio: decoro urbano e sicurezza.Le operazioni sono rese possibili da risorse specifiche. Si tratta di un finanzi...

Sorradile, furto in casa nella notte: tre arresti dopo l’inseguimento
La notte è quella tra il 16 e il 17 dicembre. A Sorradile, nel silenzio del centro storico e con la nebbia a coprire i vicoli, qualcuno entra in una casa sapendo che non troverà nessuno. Il proprietario, un pensionato, è fuori. Dentro, invece, c’è una cassaforte. I ladri agi...