GONNOSNÒ – Lunedì 1° dicembre la sala consiliare del Comune di Baressa ha ospitato un incontro informativo dedicato al contrasto delle truffe, un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto forme sempre più aggressive e mirate, colpendo soprattutto anziani e persone fragili. L’iniziativa è stata organizzata dal Comando Stazione Carabinieri di Gonnosnò, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
A guidare l’incontro è stata il Maresciallo Ordinario Karen Rinaldo, comandante della Stazione di Gonnosnò, che ha illustrato ai presenti le principali tecniche utilizzate dai truffatori: telefonate manipolatorie (vishing), messaggi ingannevoli (smishing), email costruite per sottrarre dati sensibili (phishing), falsi operatori di call center, finti tecnici di acqua, luce e gas, fino ai casi più delicati dei finti avvocati e dei finti appartenenti alle forze dell’ordine.
Il punto centrale dell’intervento ha riguardato l’impatto di questi raggiri sulle vittime. Il Maresciallo Rinaldo ha parlato con chiarezza:
«È importante che chi subisce una truffa trovi il coraggio di denunciare, senza paura del giudizio altrui», ricordando come il danno economico sia spesso accompagnato da un forte senso di colpa.
L’incontro è stato partecipato e vivace: domande, testimonianze, casi personali. Un’occasione per imparare a difendersi, ma anche per creare un clima di fiducia fra cittadini e istituzioni in territori dove l’isolamento sociale può amplificare la vulnerabilità.
Il Comandante Provinciale, colonnello Steven Chenet, ha inquadrato l’iniziativa all’interno di un programma più ampio dell’Arma: altri incontri sono già stati programmati nel territorio oristanese e non solo. Il colonnello ha ricordato anche i risultati sul fronte repressivo: dalle indagini avviate nel 2024 sono arrivati diversi arresti, compresi quelli legati alle estorsioni scoperte nel novembre scorso tra Baratili San Pietro, Uras e Collinas, fino all’episodio più recente di Osilo (SS).
Operazioni che hanno permesso di individuare gruppi specializzati nel colpire anziani soli, spesso fingendosi Carabinieri per sfruttarne la fiducia. Una modalità definita “di particolare gravità”, perché fa leva sulla paura delle conseguenze giudiziarie e su un rapporto di fiducia che dovrebbe essere inviolabile.
Il sindaco Mauro Cau ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, confermando la disponibilità del Comune a proseguire nella collaborazione per organizzare nuovi incontri: un impegno che, in queste comunità, può fare la differenza.