Nelle ultime ore, in tutta la provincia di Sassari, si è levato un unico gesto di rispetto. Poliziotti, finanzieri, agenti della penitenziaria, sindaci e semplici cittadini hanno reso omaggio ai tre carabinieri morti nell’esplosione del casolare di Castel d’Azzano, nel Veronese: Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, travolti da una deflagrazione mentre svolgevano il loro servizio.
Presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Sassari, le rappresentanze della Polizia Penitenziaria, della Questura e della Guardia di Finanza hanno osservato un minuto di silenzio accanto al comandante provinciale, colonnello Antonio Maione, e ai militari presenti. Un momento sobrio, carico di significato, che ha unito le divise nel segno del rispetto e della fraternità d’arma.
In mattinata, gesti analoghi si sono ripetuti nei Commissariati di Alghero, Olbia, Ozieri, Tempio Pausania e Porto Cervo, dove gli agenti della Polizia di Stato e della Penitenziaria si sono recati nelle caserme dei Carabinieri per portare personalmente la loro vicinanza.
Anche le massime autorità civili hanno voluto far sentire la propria voce. Il Prefetto di Sassari, Grazia La Fauci, insieme a numerosi sindaci e amministratori locali, ha inviato messaggi di cordoglio e solidarietà all’Arma. E davanti alle caserme della provincia sono comparsi mazzi di fiori e biglietti scritti a mano, lasciati da cittadini comuni che hanno voluto dire “grazie” a chi è morto facendo il proprio dovere.
«Queste attestazioni di solidarietà – ha dichiarato il colonnello Maione – dimostrano come le istituzioni e i cittadini condividano non solo il nostro impegno quotidiano, ma anche il dolore per la perdita dei nostri colleghi».
L’Arma, stretta nel lutto, si unisce ai familiari dei tre militari caduti e rivolge un pensiero ai feriti – carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco – augurando loro una pronta guarigione. In silenzio, con compostezza, come è nel suo stile.