Paura nella notte a Sarroch: incendio alla Saras, sirene e preoccupazione tra i cittadini

  Nelle prime ore della notte, Sarroch è stata scossa da un nuovo episodio che ha riportato alla ribalta la questione sicurezza nello stabilimento Saras. Alle 3.30 circa, un incendio si è sviluppato negli impianti sud della raffineria, svegliando repentinamente i cittadini già abituati all’inquietante suono delle sirene e all'odore acre del fumo che avvolge la zona ogniqualvolta si verifichi un’emergenza nello stabilimento. L’allarme è rimasto attivo per più di due ore. Poco dopo le 6 del mattino, la situazione è rientrata e i cittadini, ancora scossi, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Allertate immediatamente le squadre di emergenza, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Cagliari, che hanno operato in sinergia con le squadre interne dell’azienda per circoscrivere il rogo e garantire la sicurezza degli operatori e della popolazione. Tutti gli ingressi alla raffineria sono stati subito chiusi a titolo precauzionale per evitare rischi e consentire un intervento rapido e coordinato. Le porte sono state riaperte solo nelle prime ore del mattino, a emergenza ormai rientrata e in condizioni di sicurezza.

  Il Comune di Sarroch, allarmato dall’accaduto e dalla ricorrenza di simili episodi, ha richiesto immediatamente un incontro urgente con i vertici della Saras, che si terrà proprio questa mattina nel municipio. L’obiettivo è fare chiarezza sulle cause dell’incendio e soprattutto sulle misure di prevenzione e sicurezza adottate. In queste stesse ore, nella raffineria sono in corso una serie di fermate programmate degli impianti, operazioni che comportano l’attivazione delle torce di sicurezza. Queste torce bruciano il prodotto non lavorato quando le linee di produzione sono ferme, provocando l’emissione di grandi fiamme e colonne di fumo visibili a distanza, fenomeni ben noti e spesso fonte di ansia per chi abita nei dintorni. L’episodio riaccende dunque il dibattito sulla gestione degli impianti industriali e sulla necessità di una maggiore trasparenza e tempestività nelle comunicazioni ai cittadini. Molti residenti, infatti, chiedono non solo più informazioni durante le emergenze, ma anche la predisposizione di piani di evacuazione chiari e simulazioni periodiche. Le associazioni locali, da sempre attive sul fronte sicurezza, tornano a sollecitare l’intervento delle autorità sanitarie per un monitoraggio puntuale della qualità dell’aria e per valutare le potenziali ricadute sanitarie di questi accadimenti. Per la comunità di Sarroch il sonno è ancora troppo spesso interrotto da sirene e paura: il desiderio condiviso è che simili episodi diventino sempre più rari e che la sicurezza dei cittadini sia posta stabilmente al primo posto nelle priorità del territorio.

Cronaca

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