SINISCOLA – Quando la giustizia arriva, non sempre fa rumore. Ma agisce con metodo, pazienza e determinazione. Nella mattinata del 17 giugno, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Milano, traendo in arresto tre uomini, tutti maggiorenni, originari di Galtellì ma rintracciati ad Alghero, per scontare una condanna definitiva a 9 anni e 1 giorno di reclusione. L’accusa è delle più gravi: sequestro di persona a scopo di estorsione.
I fatti risalgono al 20 aprile 2023, nel cuore di Milano. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i tre sequestrarono tre giovani, anch’essi maggiorenni, segregandoli in un appartamento di via Magolfa, preso in affitto per l’occasione. Le vittime, figli di una coppia residente a Nerviano, vennero legate con nastro adesivo, picchiate e private della libertà.
Il sequestro non fu solo fisico ma anche psicologico: gli arrestati, infatti, minacciarono ripetutamente il padre dei giovani, telefonandogli e intimandogli di versare 120.000 euro in criptovalute, pena la vita dei figli. La denuncia tempestiva dei genitori e la prontezza dei Carabinieri consentirono, nel giro di poche ore, di localizzare l'appartamento, liberare i giovani – che riportarono lesioni personali – e trarre in arresto i responsabili.
Conscienti della gravità dei fatti e della possibilità che i tre potessero sottrarsi alla condanna definitiva, i militari della Compagnia di Siniscola li hanno monitorati nel tempo, fino a individuarli stabilmente ad Alghero. Qui è scattato l’arresto, eseguito senza incidenti. I tre sono stati tradotti presso la casa circondariale di Sassari.
Una vicenda che – al netto delle sue dinamiche criminali – restituisce l’immagine di un apparato investigativo e giudiziario che, nonostante i limiti di mezzi e organico, riesce ancora a rispondere con fermezza e tempestività ai reati più odiosi.