Grave preoccupazione tra i pazienti del Centro Trasfusionale di Alghero, che rischiano di vedere compromessi i loro trattamenti terapeutici a partire da ottobre. Attraverso una lettera aperta indirizzata alla Direzione Generale, Sanitaria e Amministrativa dell'ASL n. 1 di Sassari, e al sindaco di Alghero, Dott. Raimondo Cacciotto, i pazienti hanno voluto lanciare un appello affinché venga scongiurata una situazione che potrebbe mettere a repentaglio la continuità delle loro cure salvavita.
Il Centro Trasfusionale di Alghero, da anni punto di riferimento per molti pazienti affetti da malattie autoimmuni, rare e complesse, ha garantito terapie cicliche, mensili o settimanali, che rappresentano una componente fondamentale per la loro qualità di vita.
Le cure, attentamente personalizzate nel corso del tempo dal personale medico e infermieristico, permettono ai pazienti di convivere con patologie che impattano pesantemente sulla loro quotidianità e su quella dei loro familiari.
Secondo quanto riferito dai pazienti, a causa di problemi organizzativi, dal mese di ottobre il trattamento terapeutico abituale presso il Centro Trasfusionale non sarà più garantito. Questa notizia rischia di spezzare un equilibrio terapeutico costruito negli anni con grandi sacrifici, sia da parte dei pazienti che del personale sanitario. Per molti di loro, il Centro rappresenta un "porto sicuro", un luogo dove hanno trovato competenza e attenzione.
I pazienti chiedono l'intervento immediato delle autorità competenti per evitare che la situazione precipiti e che venga interrotto un servizio essenziale per il loro benessere. Il rischio è che queste persone, già alle prese con malattie complesse, si trovino improvvisamente senza un supporto terapeutico adeguato, con conseguenze potenzialmente devastanti per la loro salute.
Resta ora da vedere come l'ASL di Sassari e il Comune di Alghero risponderanno a questa richiesta, in un momento in cui la sanità pubblica si trova già sotto pressione per garantire servizi essenziali a tutti i cittadini.