Il Cagliari conclude amaramente il 2024, travolto in casa dai Campioni d’Italia dell’Inter con un secco 0-3. La gara, giocata alla Unipol Domus, ha messo in luce i limiti di una squadra ancora alla ricerca di sé stessa, incapace di opporsi alla netta superiorità tecnica e fisica degli uomini di Simone Inzaghi.
La formazione di mister Nicola si presenta con un assetto prudente, affidandosi a un’unica punta e schierando Gaetano in cabina di regia. Nella prima frazione, i rossoblù reggono l’urto, con una difesa compatta che riesce a contenere le offensive nerazzurre. L’Inter prova a sbloccare il match con Thurman e Lautaro Martínez, ma la mira imprecisa e un pizzico di fortuna permettono al Cagliari di andare al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa, però, il muro sardo crolla. Al 53’, Nicolò Barella, in grande spolvero, pennella un cross perfetto per Alessandro Bastoni, che di testa supera Radunovic, portando avanti l’Inter.
Nicola tenta di cambiare le sorti della gara inserendo Pavoletti al 60’, ma al 71’ è ancora Barella a illuminare la scena: un altro assist magistrale permette a Lautaro Martínez di raddoppiare. Le speranze del Cagliari si spengono definitivamente al 77’, quando Çalhanoglu, dal dischetto, sigla il 3-0 e chiude i conti.
A prescindere dalla superiorità evidente dell’avversario, il Cagliari ha attualmente bisogno di trovare un’identità. Non condivido il mosaico iniziale con la qualità troppo lontana dalla prima linea. Difatti, i sardi stentano parecchio a creare occasioni da rete, e la sterilità offensiva è a tratti imbarazzante. Sembra che la squadra aspetti proprio di andare sotto per poi cercare di recuperare con manovre scontate e prevedibili. Non sono mancate le reazioni dei tifosi, che da spettatori paganti chiedono a gran voce il risveglio. Non è bello da dire, ma questa squadra sembra un pugile stordito dopo un destro sulla punta del mento: cade, cerca di rialzarsi ma stenta.
Lasciare alle spalle le scorie del 2024 sarebbe gioviale da tutti i punti di vista per i sardi. La classifica continua a non sorridere e sarebbe davvero opportuna una bella sterzata soprattutto dal lato umano per evitare di compromettere irrimediabilmente la stagione.