Alzi la mano il sardo che non ha mai assaggiato la Birra Ichnusa. Ogni sorso di questa bionda è un viaggio nella storia sarda, un patrimonio che trascende il semplice atto di bere. La storia della Birra Ichnusa è un tessuto di leggende e fatti, un racconto che si intreccia con il destino stesso della Sardegna.
Nel lontano 1912, quando l'Europa era un crogiuolo di tensioni prebelliche, in Sardegna nasceva un piccolo stabilimento destinato a diventare un simbolo. Ma chi fu il vero artefice di questa impresa? Le cronache si dividono: c'è chi indica Giovanni Giorgetti, un visionario che avrebbe fondato il birrificio agli albori del secolo, e chi sostiene che il vero pioniere sia stato Amsicora Capra, uomo di affari e di cultura, che avrebbe effettivamente aperto le porte del birrificio nel 1912.
Amsicora, già noto nel settore vinicolo grazie all'eredità paterna di Giovan Battista, un maestro nella produzione di vini pregiati, si trovò di fronte alla crisi vinicola del 1911. Fu allora che, con un colpo di genio, decise di virare verso la produzione birraria, fondando quello che sarebbe diventato il celebre birrificio Ichnusa.
Il successo fu immediato e inarrestabile, tanto che nel 1967 fu necessario edificare un nuovo stabilimento ad Assemini, all'avanguardia per l'epoca e il primo in Italia a utilizzare i serbatoi di fermentazione cilindro-conici verticali. Questo balzo tecnologico testimoniava la volontà di Ichnusa di rimanere all'avanguardia nel settore.
Nel 1986, un altro capitolo si aprì con l'acquisizione da parte di Heineken Italia, che ampliò ulteriormente la portata e il prestigio del marchio. Oggi, il birrificio produce oltre 650.000 hl di birra all'anno, un tributo alla tenacia e all'innovazione che hanno sempre caratterizzato la sua storia.
Ma la vera essenza di Ichnusa risiede nelle sue creazioni: dalla "classica Ichnusa", lanciata nel 2002 per celebrare i 90 anni dell'azienda, alle varie aromatizzazioni che includono sapori unici come il mirto o la più recente Jennas, ispirata al Gennargentu.
Dal 2011, anche il design delle bottiglie ha subito un cambiamento, con l'introduzione dell'emblema dei 4 mori, un ulteriore legame con la terra sarda.
La storia di Ichnusa non è solo la storia di una birra, ma di un'isola, della sua gente, delle sue tradizioni. Ora, quando alzerete il vostro calice di Ichnusa, sappiate che state brindando a molto più di una semplice birra: state celebrando un pezzo di Sardegna, un racconto di passione, impegno e orgoglio. Buon brindisi!