ALGHERO – Fratelli d’Italia Alghero attacca duramente la maggioranza regionale per l’approvazione dell’articolo 6 della riforma della sanità, definendola una decisione che penalizza i cittadini e mette a rischio il futuro della sanità sarda.
"Esprimiamo la nostra ferma condanna nei confronti della decisione assunta dalla maggioranza in Consiglio regionale con l’approvazione dell’articolo 6 della riforma della sanità", afferma il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Alghero, che critica l’accorpamento dell’Ospedale Marino all’ASL 1 di Sassari e del Microcitemico di Cagliari all’Arnas Brotzu.
Secondo il partito, i dati ufficiali dell’Assessorato regionale alla Sanità dimostrano che la gestione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari ha portato a un incremento significativo delle prestazioni sanitarie, in particolare per quanto riguarda gli interventi chirurgici: "L’Ospedale Marino di Alghero da quando è gestito dall’Azienda ospedaliera universitaria ha registrato un notevole incremento delle prestazioni, in particolare degli interventi chirurgici, passati dai 226 del 2021 agli 885 del 2024".
A sostegno della loro posizione, Fratelli d’Italia evidenzia il forte apprezzamento dei pazienti per la struttura algherese e sottolinea gli investimenti e il potenziamento del personale medico garantiti dall’AOU. "Tutto ciò è stato possibile grazie alla gestione dell’AOU di Sassari, che ha investito risorse e potenziato il personale medico".
La critica è netta: la riforma sanitaria viene accusata di essere una mossa politica che ignora i risultati concreti e le richieste della cittadinanza. "Nonostante questi risultati incontestabili, la Giunta regionale, spacciando il provvedimento per una ‘riforma’, ha deciso di smantellare un modello virtuoso senza fornire alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni".
L’attacco si fa ancora più esplicito nei confronti della maggioranza regionale, accusata di aver compiuto un’operazione politica anziché tecnica: "In sintesi, quella deliberata oggi dal Consiglio regionale non è una scelta tecnica per migliorare i servizi, ma una evidente operazione di spartizione politica, come confermato dallo stesso assessore Bartolazzi nel suo inaccettabile intervento in Aula".
Fratelli d’Italia accusa la Giunta regionale di ignorare le proteste dei comitati cittadini, le richieste degli utenti, le delibere del Consiglio comunale e persino le dichiarazioni del Sindaco di Alghero, sottolineando che si tratta di una decisione imposta dall’alto che cancella il legame tra l’Ospedale Marino e l’Università di Sassari, privando il territorio di un presidio sanitario d’eccellenza.
"Denunciamo con forza questa operazione di potere e chiamiamo tutte le forze politiche, sociali e civiche a mobilitarsi. La sanità non può diventare terreno di conquista della politica: servono garanzie certe per il futuro dei servizi sanitari di Alghero e di tutta la Sardegna", afferma il partito, annunciando una mobilitazione generale per difendere il diritto alla salute dei cittadini.
L’appello è rivolto direttamente ai consiglieri regionali della maggioranza, soprattutto a coloro che rappresentano il territorio: "Non resta altra scelta se non quella di mobilitarci per difendere il diritto alla salute dei cittadini, chiamando in causa ciascuno dei consiglieri regionali di maggioranza, a partire da quelli che rappresentano il territorio e che, con il loro voto, hanno reso possibile tutto questo".