Si è conclusa con entusiasmo la trasferta in Polonia della Pro Loco di Uri e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Emanuele Dettori, ospiti della città di Trzebnica, nella regione del Dolnoslaskie, in Bassa Slesia. Un viaggio che ha rinsaldato il rapporto di gemellaggio tra le due comunità, nato nel 2017 e oggi più vivo che mai.
Il momento centrale della visita è coinciso con la partecipazione della delegazione urese al “Festiwal Wina i Produktu Lokalnego”, il Festival del Vino e del Prodotto Locale, svoltosi il 14 giugno 2025. Uri ha rappresentato la Sardegna nel cuore dell’Europa, portando sapori autentici, ospitalità e tradizioni.
Protagonisti dell’evento sono stati i vini delle Cantine Manca Solinas e delle Tenute Shardana, che hanno riscosso grande interesse tra il pubblico polacco e internazionale. Numerosi visitatori si sono avvicinati allo stand sardo per conoscere non solo i prodotti enogastronomici, ma anche il patrimonio culturale e gli eventi del territorio.
Il 13 giugno, nella sede del municipio di Trzebnica, il sindaco Dettori e il sindaco Marek Dlugozima hanno siglato un nuovo accordo di amicizia e collaborazione. Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine, la Pro Loco di Uri e i rappresentanti delle due cantine. Un incontro che ha sancito la volontà di proseguire e rafforzare i legami già avviati.
Nel corso della visita è stato inoltre presentato il programma “Saludu e Trigu”, promosso dalla Camera di Commercio del Nord Sardegna, con gli eventi dell’estate 2025. Materiale informativo sarà disponibile presso l’info point del Comune di Trzebnica, con l’obiettivo di far conoscere Uri e la Sardegna a un pubblico sempre più ampio.
Per Uri, si è trattato della prima missione istituzionale all’estero compiuta da un sindaco in carica. Un viaggio di rappresentanza, ma anche di identità e apertura internazionale. In occasione della firma del patto e durante il concerto dell’amicizia, il sindaco Dettori ha ricordato i valori comuni delle due comunità: la profonda fede cristiana e il legame con l’ordine cistercense.
Durante il soggiorno, si sono avviati anche nuovi contatti con la comunità tedesca e l’amministrazione comunale di Kitzingen, già gemellata con Trzebnica.
Un’esperienza che conferma come il dialogo e la cooperazione tra popoli possano tradursi in opportunità concrete di sviluppo culturale, turistico ed economico. Un piccolo tassello nella costruzione di quell’Europa dei popoli che spesso la retorica evoca, ma che qui trova applicazione concreta.