Una notte magica sotto il segno dell’amicizia e della fratellanza sugellate dal salto del
fuoco e dalla divinazione del piombo. Un legame quello stretto nel rito del comparatico
che diventa indissolubile. La spiaggia di San Giovanni è stata ancora una volta scenario
di qualcosa di affascinante e ricco di significato. La magia della notte del salto del fuoco
si è ripetuta con le comari e i compari uniti in un grande cerchio con al centro la fiamma
che brucia. Successo per i Focs di Alghero organizzati dalla Pro Loco Alghero Riviera
del Corallo con il contributo di Comune di Alghero, Alghero Turismo, Regione
Autonoma della Sardegna, Salude&Trigu, Fondazione di Sardegna.
La serata del 23 Giugno è iniziata presto, con il grande corteo che ha percorso tutta la
Rambla, Aperto dalla Banda Musicale “A.Dalerci di Alghero”, seguita da autorità, dalla
Flama del Canigò portata dall’Omnium Cultural de L’Alguer, dai quartieri e le borgate
algheresi e da tutti i figuranti, candidate e le canditati al salto del fuoco, chiuso dalle due
colle castellere Los Mataresos de L’Alguer e Sants con le loro suggestive torri umane.
Sosta davanti la Chiesetta di San Giovanni aperta in occasione dei festeggiamenti. A
narrare quanto accadeva sulla spiaggia le calde voci dI Maurizio Pulina, in italiano, e di
Carla Valentino. in catalano, mentre il commento tecnico è stato affidato a Pino Lignuso.
Ad aumentare il pathos il Live set di Francesco Medda Arrogalla. L’artista sonoro sardo
ha affascinato con la sua creativa e sofisticata sonorità. Sulla sabbia la coreografia
A??A di Antonio Bissiri e dei suoi danzatori che hanno accompagnato il pubblico fino al
tramonto, quando la barca di luce di Fabio Loi, portata da candidate e candidati arriva
quasi dall’orizzonte e si ferma li, dove tutto si sta compiendo. L’artista di fuoco Chandy
De Falco ha incantato con la sua performance e accesso, attingendo dalla Flama del
Canigò, il grande falò accompagnato dagli applausi delle persone che hanno
letteralmente invaso l’area attorno alla spiaggia. Un fuoco che non brucia ma lega ed è
simbolo di buoni auspici. Ad arricchire ogni momento le voci del Coro Polifonico Matilde
Salvador e del coro “a cuncordu” di Santo Lussurgiu. Prima del salto del fuoco la
purificazione dei piedi in mare. Per tre volte le coppie di comari e compari hanno saltato il
fuoco facendosi la promessa di un legame che durerà nel tempo suggellata da abbracci e
sorrisi. Sono stati realizzati (Do.Da Flores) oltre 400 mazzetti di erbe che sono stati
distribuiti ai candidati e alle candidate e ai volontari. Alla direzione artistica è stata
confermata Chiara Murru, che da oltre 10 anni coordina e rinnova la tradizione. All’artista
e regista algherese il compito di legare insieme gli eventi che sono riusciti a restituire
insieme un momento straordinario e intenso. Il rito ha regalato emozioni e pathos
incredibili grazie alla collaborazione anche dei volontari dei comitati che hanno
partecipato attivamente. Una partecipazione incredibile, si sono sfiorate le 250 coppie,
che rende merito al grande impegno organizzativo. E così anche quest’anno la Pro Loco
di Alghero è riuscita a dar vita ad una festa che ha unito tutta la città e che cresce di
anno in anno. Nella tre giorni dei Focs di Sant Joan è stata celebrata anche la Festa della
Musica 2025 con “Le Vele per il Verdi”, sabato 21 mentre domenica 22 si è disputata la
seconda edizione del Palio di Sant Joan di Vela Latina, organizzata insieme alla Lega
Navale, sez. di Alghero, l’associazione Vele Latine, il Comitato della Pietraia, e l’A.s.d Il
Marinaio al quale hanno preso parte, quartieri e borgate cittadine e i centri commerciali
naturali. Un’edizione di successo che ha coinvolto la città e la popolazione registrando
numeri notevoli sotto l’aspetto della partecipazione con la Pro Loco Alghero che punta a
far crescere questa manifestazione sempre più e ringrazia tutti coloro che hanno
contribuito alla riuscita dell’evento, istituzioni e associazioni e tutti coloro che vi hanno
preso parte.