Aveva adescato l’anziano su WhatsApp, conquistato la sua fiducia con qualche messaggio e poi un invito a pranzo, a casa di lui. Mercoledì 19 marzo, in una villetta di Azzanì, frazione di Loiri Porto San Paolo, si è consumata una vicenda tanto inquietante quanto lucidamente premeditata: una 34enne di origine tedesca, già nota alle forze dell’ordine, è ora indagata per rapina aggravata. L'accusa? Aver addormentato un uomo anziano somministrandogli benzodiazepine nel bicchiere d'acqua per poi sottrargli il cellulare, una collana in oro e 300 euro in contanti.
La donna non era sola. Dopo il colpo, si è allontanata in auto con un complice più giovane. I due, senza perdere tempo, si sono imbarcati la sera stessa sul traghetto Olbia-Livorno, cercando di far perdere le proprie tracce. Ma i Carabinieri della Stazione di Loiri Porto San Paolo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, avevano già avviato una complessa attività d’indagine, culminata con l’identificazione della donna grazie anche alle immagini di videosorveglianza.
L’anziano, svegliatosi ore dopo in uno stato confusionale, era stato trasportato in ospedale a Olbia, dove gli esami avevano confermato la presenza nel sangue di sostanze psicotrope. A quel punto le indagini hanno preso una svolta rapida.
Martedì 25 marzo, nel pomeriggio, la 34enne è stata fermata dai Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dove si trovava. Tradotta nel carcere di Perugia “Capanne”, è ora a disposizione della Procura di Perugia in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
Il provvedimento cautelare, emesso dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, si riferisce alla fase delle indagini preliminari, in attesa del giudizio di merito e delle eventuali valutazioni del Giudice del Riesame.
Una vicenda che mescola inganno, crudeltà e sangue freddo. Ma soprattutto, l’ennesimo segnale di quanto vulnerabili possano essere gli anziani davanti a truffatori che sanno come recitare la parte.