Strage a Nuoro: il ricordo della docente di Martina, 'studiosa e piena di vita'

  "Martina era un tesoro di ragazza, studiosissima: si è laureata perfettamente nei tempi stabiliti con una tesi in Scienza dell'amministrazione. Aveva finito un tirocinio e uno stage in tribunale prima dell'estate, ma intanto studiava per la laurea magistrale e per i concorsi". Sono le parole del professor Carlo Pala, relatore della tesi di laurea di Martina Gleboni, vittima della strage familiare di Nuoro. Una testimonianza che risuona come un inno interrotto, il racconto di una giovane vita piena di sogni e progetti. "L'ho incrociata l'ultima volta qualche mese fa in occasione delle Europeadi in città," racconta il docente universitario. "Era raggiante con il suo ragazzo e mi ha detto 'prof, vengo a trovarla a metà ottobre, ho bisogno dei suoi consigli sia sul prosieguo degli studi che per i concorsi, ci vediamo presto.' Ora so che purtroppo non la rivedrò mai più." 

  Martina aveva conseguito la laurea triennale a Nuoro in Scienze dei Servizi giuridici presso il dipartimento di Giurisprudenza di Sassari e, nel frattempo, si era iscritta alla laurea magistrale, continuando a prepararsi per i concorsi. "Ieri ero incredulo, addolorato, non potevo immaginare una cosa del genere," prosegue il prof. Pala, "mi sono precipitato all'Università nella speranza di non avere la conferma che invece, purtroppo, mi hanno dato. Tornato a casa verso le 13 ho ripreso in mano la tesi di Martina, dove in tutte le copie c'era la famosa dedica al genitore omicida 'A mio padre l'uomo della mia vita' e il biglietto col quale aveva voluto ringraziarmi e che mi aveva consegnato con un regalo poco dopo la laurea." In quell'occasione, il docente aveva conosciuto anche i genitori di Martina. "Il padre era molto orgoglioso della figlia e gentilissimo con me. Mi aveva voluto invitare al pranzo di laurea al quale non ero potuto andare per altri impegni. Ricordo anche di avere scherzato con Martina e con la mamma per il fatto che sembravano sorelle, tanto era giovane la donna quando la ha avuta. Per me sono giorni tristi, non avrei mai potuto immaginare quale destino crudele aspettava la ragazza e la sua famiglia." Il racconto si conclude così, con il peso insopportabile di ciò che poteva essere e non sarà mai. Una vita spezzata, i sogni di una giovane donna travolti dalla follia di chi avrebbe dovuto proteggerla.

Cronaca

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