Italia in corsa per la vittoria finale a Sassari

  Mentre l’astro luminoso elargisce gli ultimi raggi prima di essere annientato dall’orizzonte, Lu Fangazzu si tira a lucido per il settimo giorno consecutivo di Sardinia Cup. Nell’ora più attesa, quando i fusti nostrani cominciano ad ammiccare con il cloro, la forte commistione di amorosi sensi con tutte quelle facce festanti a pochi passi, fa sì che per l’occasione si possa parlare di Ottobello. Si, perché se la Croazia è uscita dalla piscina a testa bassa lo si deve anche alla carica degli ottocento sassaresi che prendendo per mano la squadra l’hanno condotta verso il primo acuto di un torneo, aperto ancora a qualsiasi esito. Infatti, nella serata conclusiva di oggi, l’Italia sfiderà la capolista Serbia che nel primo incontro serale, pur faticando, ha prevalso sulla Grecia, mantenendo la leadership a punteggio pieno.

  Per il CT Alessandro Campagna è doveroso dedicare ai tifosi autoctoni il successo che arriva a trent’anni esatti dall’oro olimpico di Barcellona. Sarebbe stato bello trascinare in “Turritania” anche gli altri eroi che diedero inizio ad un ciclo irresistibile nel cuore degli anni novanta. Di sicuro saranno glorificati a dovere entro l’anno, ma nel mentre ci pensano il Comune di Sassari e il locale Panathlon a dare un assaggio, premiando i due reduci presenti, Campagna e Amedeo Pomilio. Lacrime di gioia spuntano dal viso del presidente FIN Sardegna Danilo Russu che con questa gran parata di campioni ha fatto breccia nel cuore dei suoi concittadini: “Sono emozionato per la loro risposta – dice – il tifo è aumentato rispetto a ieri, li ho visti più appassionati; per l’incontro con la Serbia rischiamo di lasciare qualcuno fuori perché le richieste aumentano a dismisura, credo che non si dimenticheranno facilmente della pallanuoto”.

  Incitamenti, urla e applausi hanno fatto da contorno ad un match che nella fase centrale sembrava compromesso. Ma dopo aver recuperato un doppio svantaggio, Andrea Fondelli impacchetta il gol vittoria, prima di un assedio croato risultato infruttuoso. Il selezionatore azzurro continua a non essere soddisfatto del rendimento complessivo ma a tre settimane dall’Europeo tutto è riparabile. Rimane ben scolpito nella mente degli spettatori il forcing prodotto nel quarto tempo. Le prossime sedute preparatorie è presumibile che siano focalizzate in primo luogo sulle condotte degli arbitri, sempre più col braccino corto nel concedere le superiorità numeriche e poi nel perfezionamento dei passaggi: ne sono stati sprecati tantissimi per un’inspiegabile frenesia nel volersi disfare della palla. Dosi massicce di incoraggiamenti giungono copiose anche da una tribuna d’onore visibilmente più coinvolta. L’assessora allo Sport della municipalità sassarese, Rosanna Arru, ha fatto morire d’invidia gli amanti più veraci della disciplina per quella calottina tricolore ricevuta in dono dallo staff azzurro. Domani l’incontro che chiude il sipario alla Waterpolo Sardinia Cup comincerà alle 17:30, di seguito Croazia-Grecia, dopodiché si potrà dare sfogo alle crisi nostalgiche.

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