Sassari, 27 maggio 2025 –
“Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza ai residenti del centro storico di Sassari, vittime anche in queste ore di un clima d’intimidazione mafiosa che non possiamo accettare. Chi ha avuto il coraggio di collaborare con le forze dell’ordine va protetto e sostenuto, non lasciato solo.” Così l’Avv. Gabriele Satta, presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Sassari e noto penalista, e Michele Pais dirigente nazionale della Lega, intervengono dopo la denuncia di minacce e ritorsioni subite dai cittadini di San Donato e l’episodio dell’auto di un residente vandalizzata con modalità che fanno pensare a una ritorsione legata agli arresti per mafia nigeriana.
“L’operazione condotta nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Sassari e dal Servizio Centrale Operativo, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari – proseguono i due esponenti della Lega – è stata un’azione coraggiosa e fondamentale, ma ora non possiamo permettere che i cittadini onesti paghino il prezzo del loro coraggio, che a distanza di una settimana ricevono ripercussioni negative sulla loro sicurezza. Servono misure concrete per garantire sicurezza e legalità.”
Secondo Satta e Pais, il centro storico non può continuare a essere “una zona franca dello spaccio e del degrado”. “È certamente necessario un piano di rilancio urbanistico che riporti vita e dignità nei quartieri abbandonati, facendo tornare residenti e attività commerciali. Ma nell’attualità è indispensabile aumentare la presenza dello Stato non solo con l'encomiabile lavoro delle forze di polizia, insostituibili e da rafforzare nell’organico, ma anche installando un capillare impianto di videosorveglianza, fondamentale e improcrastinabile. Ma in aggiunta e a supporto di queste azioni, è anche il momento di pensare di richiedere il programma ‘Strade Sicure’ con l’impiego della Brigata Sassari: è paradossale che i nostri militari, apprezzati e operativi in tante città italiane, non siano utilizzati nella loro Sassari.”
“La mafia nigeriana va combattuta con ogni mezzo, ma non possiamo vincere questa battaglia senza proteggere chi ha deciso di stare dalla parte giusta” concludono Pais e Satta.