Alghero, 27 maggio 2025 – Il caso politico che ha investito la maggioranza guidata da Raimondo Cacciotto si arricchisce di un nuovo tassello. Dopo l’attacco di Alleanza Verdi Sinistra a Marco Colledanchise e la difesa giunta da Forza Italia, anche Fratelli d’Italia rompe il silenzio e interviene con toni duri, parlando apertamente di una “natura intollerante” della sinistra algherese.
«Le reazioni scomposte e minacciose di AVS alle legittime scelte del consigliere Marco Colledanchise confermano plasticamente la vera natura di certa sinistra estrema: settaria, divisiva, intollerante», scrive il coordinamento cittadino del partito. «È bastato che un consigliere civico e moderato decidesse di rivendicare la propria autonomia rispetto alla mutazione di un contenitore politico ormai orientato esplicitamente a sinistra, per scatenare un attacco in piena regola».
Fratelli d’Italia non usa mezzi termini: «Altro che centralismo democratico: siamo alle purghe sovietiche. Una cultura politica figlia di un certo comunismo che non ha mai fatto davvero i conti con la democrazia liberale, quella in cui il dissenso è un valore e non un problema da espellere».
Nel comunicato, i meloniani stigmatizzano il passaggio con cui AVS definisce Colledanchise «ambiguo, poco responsabile e ingenuo», e contestano l’idea stessa che si possa chiedere al consigliere di abbandonare la coalizione: «Un atteggiamento che la dice lunga sul concetto di pluralismo di idee cui sono abituati in AVS, partito che oggi pretende di fare da custode dell’ortodossia ideologica all’interno della maggioranza».
E aggiungono: «Tentano persino di ridicolizzare il collega con l’espressione “giovane consigliere”, scelta sgradevole e che qualifica chi la fa più di chi la riceve».
Da qui il sostegno pieno a Colledanchise: «A Colledanchise, con cui pure ci dividono posizioni politiche, Fratelli d’Italia esprime piena solidarietà. Ha avuto il coraggio di dire ciò che molti pensano: quel progetto civico che ha vinto le elezioni non esiste più. Al suo posto, un asse sempre più ideologico tra PD, M5S e AVS, dove chi non si allinea viene cancellato».
Infine, l’appello alle altre anime della coalizione: «Ci auguriamo che altre voci moderate abbiano il coraggio di farsi sentire. Perché la democrazia si costruisce anche così: con il dissenso espresso a viso aperto e con il rispetto per chi ha idee diverse, non con gli inviti all’espulsione come in un comitato centrale».
Il fronte del dissenso cresce. E mentre il sindaco tace, la crisi nel Progetto Alghero si fa sempre più profonda.