La Chiesa di Scientology della Sardegna celebra la Giornata Internazionale della Pace con un evento interreligioso

  Incontro tra diverse culture e religioni, nella serata di venerdì 19 settembre nella cappella della Chiesa di Scientology a Cagliari, in occasione della Giornata Internazionale della Pace. In occasione della 44ª Giornata Internazionale della Pace la Chiesa di Scientology della Sardegna ha ospitato un evento interreligioso con la partecipazione di rappresentanti dei Musulmani e della cultura libanese. L'iniziativa ha riunito il Dott. Omar Zaher, rappresentante per la Sardegna della comunità palestinese e portavoce dei Musulmani, il Dott. Mohamad Doreid, membro dell’Unione Culturale Libanese nel Mondo e il Direttore degli Affari Speciali Sig. Nicola Oi, in rappresentanza della Chiesa di Scientology. Una serata imperniata non sl colpevolizzare chi abbia ragione o torto in questo o quel conflitto ma alla ricerca di un dialogo incentrato sul ruolo della religione nella promozione della convivenza pacifica. La Giornata Internazionale della Pace è una occasione istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 con lo scopo di invitare Governi e Istituzioni, Associazioni e cittadini a riflettere su un problema quanto mai sentito dalla comunità.

  Una giornata ancor più fondamentale oggi, in un mondo afflitto da guerre in tutti i continenti. Da quelle nel Territorio Palestinese Occupato e in Ucraina, attualmente sulle prime pagine dei giornali, a quelle dimenticate come la guerra in Siria, Sud Sudan e quella in Yemen, fino ai numerosissimi conflitti di cui non si sente parlare sui media ma non per questo meno cruenti e dolorosi per le popolazioni che li subiscono, così come quelli che interessano tantissime minoranze nel mondo. Questa giornata ha lo scopo di mettere l’attenzione su tutti i conflitti perché il primo passo per la fine delle ostilità consiste nel maturare la consapevolezza comune che la guerra è sempre ingiusta e che dalla guerra nessuno esce vincitore ma tutti, in qualche misura, perdono qualcosa. Durante l'incontro si è discusso di come i messaggi di tutte le fedi siano orientati al rispetto reciproco e alla coesistenza tra i popoli. L'evento ha avuto inizio con la lettura del Credo di Scientology, che mette in evidenza i diritti inalienabili di ogni individuo e di un brano del fondatore L. Ron Hubbard, in cui si afferma che l'uomo è fondamentalmente buono e può raggiungere la salvezza attraverso il miglioramento personale. Il Dott. Omar Zaher ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione del suo popolo e, recitando alcuni versetti del Corano, ha illustrato come gli insegnamenti del Profeta Maometto promuovano il riconoscimento delle diversità culturali ed etniche come una ricchezza, anziché come un motivo di conflitto. A seguire, il Dott. Mohamad Doreid ha ricordato la sua esperienza in Libano, descrivendo la società multietnica e multireligiosa in cui è cresciuto. Ha sottolineato che i conflitti non nascono dai principi religiosi, ma sono fomentati da radicalismi e interessi di potere, che creano fazioni e divisioni all'interno delle stesse religioni. L'evento si è concluso con la lettura della “Preghiera per la Libertà Totale” di L. Ron Hubbard. Una serata ricca di spunti etici, in cui il concetto di PACE è stato il protagonista indiscusso, dove la parola guerra non era di casa.

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