Negli spazi de Lo Quarter, il festival della Rigenerazione urbana ha acceso i riflettori su un tema cruciale per il futuro delle città sarde, ospitando un confronto tra amministratori, sindaci e portatori d’interesse. Protagonista dell’appuntamento l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu, che ha delineato una visione chiara e ambiziosa per la Sardegna: città più inclusive, connesse e costruite intorno al benessere delle persone. “La rigenerazione urbana deve passare necessariamente dal benessere delle persone – ha sottolineato – e il primo passo è la casa, la dignità dell’abitare.”
Il cuore del discorso di Piu si è concentrato sull’edilizia popolare, un pilastro della sua azione amministrativa. “Per questo fin dal principio del mio mandato ho messo al primo posto l’edilizia popolare con una pianificazione da 300 milioni che, da settembre, vedrà iniziare i lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria di tutti gli edifici di Area,” ha dichiarato. Un impegno concreto, che già in questi mesi ha prodotto risultati attraverso una gestione più attenta degli immobili, offrendo “risposte puntuali ai residenti”. L’obiettivo è restituire dignità a chi vive in contesti spesso trascurati, ponendo la casa come diritto fondamentale e punto di partenza per una vita migliore.
Ma la rigenerazione urbana, per l’assessore, non si ferma agli alloggi. Durante l’incontro, Piu ha illustrato il bando di riqualificazione dei centri urbani, inserito in un pacchetto di nove bandi dedicati agli enti locali. “Tredici milioni che, tra i progetti finanziabili, prevede la realizzazione delle reti Metropolitan Area Network (MAN) per connettere gli edifici pubblici consentendo un servizio di accesso ad Internet ai cittadini e cittadine in tutti gli spazi pubblici,” ha spiegato. Un’iniziativa che non solo punta a modernizzare le infrastrutture, ma introduce un meccanismo virtuoso: i comuni, partecipando al bando, entrano in una graduatoria che garantisce, attraverso scorrimento, la realizzazione delle opere. “Si tratta del primo stanziamento che ci permette di registrare il fabbisogno reale dei comuni,” ha aggiunto Piu, sottolineando l’importanza di una pianificazione basata sulle necessità concrete.
Un altro tassello fondamentale è l’accessibilità, tema su cui l’assessore ha insistito con determinazione. “Non c’è rigenerazione urbana che non passi dall’accessibilità per tutte e tutti,” ha dichiarato, presentando il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Con un progetto pilota da 150 mila euro, la Regione punta a definire linee guida uniformi per superare la frammentazione del passato, quando ogni comune agiva in autonomia. “Questo ci aiuterà a superare quanto accaduto fino ad oggi dove ogni comune andava in ordine sparso,” ha detto Piu. L’obiettivo è ambizioso: uno standard regionale per infrastrutture, segnaletica e sistemi digitali, con un sistema informativo unico per gestire i dati di accessibilità. Un passo verso città che non escludano nessuno, dove ogni cittadino possa muoversi liberamente.
L’appuntamento algherese ha offerto anche l’occasione per un focus sul progetto di rigenerazione del quartiere Sant’Elia a Cagliari, presentato insieme al sindaco Massimo Zedda. “La sinergia tra Regione e Comune di Cagliari ha permesso di sbloccare ostacoli annosi,” ha evidenziato Piu. “Ora a quel quartiere potremo restituire qualità e dignità sia nell’abitare gli alloggi che nella sinergica riqualificazione degli spazi esterni.” Un esempio tangibile di come la collaborazione tra istituzioni possa trasformare realtà complesse, mettendo al centro la qualità della vita.
La visione di Piu, emersa con chiarezza dal palco de Lo Quarter, è quella di una Sardegna dove le città non siano solo luoghi da abitare, ma spazi di opportunità, inclusione e progresso. “In tutti questi progetti, avviati attraverso il mio assessorato, si delinea la nostra visione di città inclusiva, connessa e con al centro il benessere della persona,” ha concluso. Un modello che, tra cantieri e idee, inizia a prendere forma, con Alghero come testimone di un cambiamento possibile.