È un pareggio che vale più del punto conquistato. E pensare che se Viola avesse trasformato di testa la ciliegina di Lapadula i punti potevano essere tre. A San Siro finisce 2-2 contro la capolista Inter. Il Cagliari sotto di un gol riesce a pareggiare due volte e per poco non fa l’impresa. I rossoblù targati Claudio Ranieri, con una formazione totalmente rivoluzionata, giocano con ordine, restano compatti, e con le ripartenze di Luvumbo e le geometrie di Prati, subentrato dopo 27 minuti al posto di Jankto, hanno creato parecchi problemi alla retroguardia dell’Inter. Shomurodov e Viola i realizzatori del Cagliari che hanno rimontato il gol di Thuram e quello su rigore di Calhanoglu. E appunto nel finale ancora Viola ha impattato troppo bene e sfiorato il 3-2.
Hanno lasciato perplessi alcuni episodi e le decisioni dell’arbitro e dei suoi assistenti. In particolare la concessione dell’angolo per un errore evidente del guardalinee, a cui è seguito poi il rigore. Punizioni e falli inventati e interpretazioni scandalose. Episodi sempre e troppo a favore della capolista. Il Cagliari ha incassato con dignità e poi ha restituito con gli interessi e con una prestazione importante. La differenza l’ha fatta la lettura della gara di un allenatore come Claudio Ranieri. La squadra oggi è in fiducia ed è consapevole di poter giocare le sue carte contro chiunque. Anche contro le big che fino a qualche mese fa erano un incubo. E venerdì alla Domus Arena arriva la Juventus. La corsa verso la salvezza continua. Stasera si è vista una squadra in salute. La striscia positiva continua. E questa è davvero una bella notizia.