La vita professionale e sportiva di un Boxeur sardo che ha dato lustro al pugilato isolano.
Natale Caredda, pugile professionista nato e cresciuto a Cagliari nel vecchio Borgo Sant Elia fu uno dei boxeur professionisti che negli anni Settanta diedero lustro al pugilato isolano che aveva ormai perduto tutti i grandi protagonisti dell'epopea leggendaria, da Zuddas e Melis a Rollo, da Manca a Burruni.
Caredda debuttò a torso nudo nella categoria dei piuma nel 1969 affidandosi al manager Proietti , (in seguito sarebbe passato con Umberto Branchini e poi ancora con Boschi e De Molinari) e diede inizio ad una carriera in sordina che avrebbe però acquistato consistenza nel tempo.
Nel 1970 perse contro Mario Sanna il titolo italiano Centro-Sud.
Nel 1972 la sua ascesa venne fermata da Lothar Abend che lo sconfisse per abbandono al nono round.
Nel 1973 venne superato prima del limite da Girgenti e da Di Pietro, mentre Bennici e Poli lo batterono ai punti.
Per altri due anni il fighter cagliaritano alternò vittorie a sconfitte: lo superarono, fra gli altri, Siracusa, Sanchez, Carbi, Aparicio, Liscapade, ma si affermò su Ikumapai, Battistelli, Candidda, Pocai e pareggiò con Giuliano Lai e con Vogel.
Nel 1976, finalmente, arrivò la svolta.
Dopo alcune convincenti vittorie, a Caredda venne offerta la chance tricolore: il 3 dicembre a Cagliari il peso piuma di Sant'Elia si batté contro Sergio Emili e conquistò il titolo.
La prima difesa della corona lo vide respingere il tenace Ambrogio Mariani l'8 aprile 1977 a Cagliari; ma Sergio Emili non si era rassegnato alla perdita del titolo e puntava alla rivincita.
Il match si svolse il 17 giugno 1977 a Civitanova e questa volta fu Emili che riusci a spuntarla sul rivale isolano.
Caredda dovette aspettare due anni prima di poter ottenere una nuova chance tricolore, che gli venne concessa il 10 febbraio 1979 a Cagliari: suo avversario Salvatore Melluzzo venne battuto ai punti.
Ancora una volta campione italiano, il fighter cagliaritano regolò ai punti il picchiatore Marco Gallo e il 5 settembre dello stesso anno mise in palio la corona contro Potito Di Muro al Forte Village.
Caredda venne superato ai punti e il titolo nazionale in suo possesso prese definitivamente il volo.
La carriera del pugile di Sant'Elia terminò praticamente qui, anche se Caredda continuò a combattere rimediando numerose sconfitte; lo spingevano a salire ancora sul ring la passione e il desiderio di offrire un maggiore benessere economico alla sua famiglia.
Ma poiché arriva sempre una fine per tutte le cose, il 10 marzo 1983, a Ginevra, Natale Caredda sostenne il suo ultimo match perdendo contro Michel Giraud per abbandono al sesto round.
Non era davvero più il caso di continuare: il boxeur cagliaritano aveva 37 anni e uno stato di servizio di 75 incontri dei quali 39 vinti, 27 perduti, 9 pareggiati.
Dopo aver fatto la propria parte sul ring, avrebbe continuato a dare il suo contributo da esterno.
Ed oggi, Natalino, così chiamato dagli amici, con i suoi bei 74 anni si gode l'aria e il mare della Sardegna nel suo amato Borgo Sant'Elia a Cagliari, la sua amata terra.