Nell'arcipelago britannico, là dove il calcio ha tracciato le prime rudimentali linee del gioco che oggi infiamma il globo, si appresta a tenersi un evento di non comune rilevanza: il primo mondiale del calcio Over35. Sì, avete inteso bene, signori.
Le vecchie glorie, quei cavalieri erranti che hanno solcato i prati verdi d'Europa e d'oltreoceano, si daranno convegno in Inghilterra, la culla del football, per rivivere gli antichi splendori.
Otto le nazioni chiamate a questo nobil torneo, tutte insignite almeno una volta del titolo mondiale: dall'Inghilterra, regina madre del football, all'Argentina di Maradona, passando per il Brasile del calcio samba, la Francia elegante, la Germania ferrea, l'Italia artistica, la Spagna tattica, fino all'Uruguay, culla dei primi eroi.
Le contese si articoleranno in match da 70 minuti, una concessione all'età ma non al valore, con sostituzioni volanti a consentire riposi tattici e strategici. Tra i nomi annunciati, eccellenze del pallone che hanno incantato intere generazioni: Kaká, pennellata divina del Brasile; Crespo, lancia argentina affilata; e poi, per l'Italia, il principe Francesco Totti, il guerriero Fabio Cannavaro, e l'indomito Marco Materazzi.
Per varcare la soglia di questo torneo, i criteri sono severi quanto nobili: aver superato il trentacinquesimo anno d'età, aver vestito la maglia nazionale o aver calcato i campi della massima serie per almeno un centinaio di volte.
Sette partite in programma, tutte ospitate da un unico stadio, teatro di questa rievocazione epica, con la finale fissata per il fatidico martedì 11 giugno 2024. Un'occasione, questa, per vedere all'opera quei campioni che hanno saputo interpretare il calcio come arte suprema, in un torneo che promette di essere non solo una competizione, ma un vero e proprio inno all'eterna giovinezza dello spirito sportivo.