Altalena Emozionale: la Dinamo Sassari tra luci e ombre nella Champions League del basket

A pochi giorni dalla prima vittoria in campionato contro l’Universo Treviso, la Dinamo Sassari subisce l’ennesimo K.o.(il terzo stagionale) della sua Stagione cestistica. Il Banco viene sconfitto, infatti, nella sua prima uscita europea (nella Basketball Champions League), per 93-85 dalla squadra polacca del King Szczecin. La squadra sassarese, allenata dall’ottimo Piero Bucchi, ha commesso (nel corso del match) troppe imprecisioni e anche se c’è stato un risveglio nell’ultima frazione di gioco (dopo una gara in cui è stata “sotto” anche di 25 lunghezze), questo è servito unicamente per ridurre il gap in termini di punti che da una parte è utile per ridurre la differenza canestri nella classifica del gruppo D, dall’altra permette al team sardo di attutire il “colpo” che ci sarebbe stato nel caso il divario fosse stato di maggiore entità. Una Dinamo, sicuramente in difficolta, che ha subito l’iniziativa avversaria (in particolar modo nel secondo e nel terzo periodo) dove il solo Diop e un discreto Kruslin hanno fornito (a nostro modestissimo parere) prestazioni oltre la sufficienza. In merito al match appena terminato in terra polacca, possiamo affermare che l’inizio gara è stato favorevole alla compagine sarda che, (prima con Charalampopoulos e poi con Whittaker nelle battute iniziali della gara), portava immediatamente il punteggio sul 5-0. Lo Szeczecin (per nulla intimorito dalle trame di gioco create da Gentile e compagni) rispondeva subito con un contro break (6-0) che permetteva alla compagine allenata da coach Miloszewsi di portarsi in vantaggio. Passano pochi giri di lancette e si aveva un controsorpasso sassarese grazie a un Gentile in gran spolvero e a un asse Whittaker- Gombald che mette a dura prova la difesa polacca (12-17 in termini di punteggio). Parità che viene raggiunta, di lì a poco, dalla squadra polacca (a 3 minuti dalla fine del primo periodo) sul risultato di 17-17. A questo punto del match, la squadra allenata da coach Piero Bucchi (inspiegabilmente) “scompariva” dal campo lasciando l’iniziativa del gioco al roster polacco che, dalla fine della prima frazione di gioco (terminata sul 28-22) e per la parte iniziale del secondo periodo, giocava un’ottima pallacanestro segnando da ogni posizione e conseguendo un vantaggio di 20 punti a metà secondo quarto che annichiliva l’intero team sassarese. Mister Bucchi, presagendo la possibile catastrofe che si poteva prefigurare nel punteggio finale e vedendo i suoi ragazzi in enorme difficoltà, spronava i cestisti biancoblù a reagire cercando una loro risposta sul parquet. A rispondere presente all’invito del proprio allenatore erano(fortunatamente) poco tempo dopo Kruslin e McKinnie che riducevano lo svantaggio fino al -9. Sul finale della frazione di gioco, però (quando sembrava che Sassari riportava la gara sui binari della parità), accadeva un nuovo “allungo” del team polacco che riesciva a chiudere il secondo periodo con un cospicuo vantaggio di 15 punti. Il punteggio, infatti, recitava King Szczecin-Dinamo Sassari 58-43. Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo, non soddisfatti del vantaggio ottenuto fino a quel momento, Udeze e compagni riuscivano addirittura ad incrementare il divario di punti con il team sassarese che ritornava prima sul + 20 e poi “toccava” addirittura il + 26 quando erano circa a metà periodo. Differenza, quella appena menzionata, che rimaneva praticamente intatta fino al termine della frazione di gioco che si concludeva sul risultato di 85-60 in favore del club presieduto dal dott. Krzystofz Krol. Partita, quindi, ormai praticamente “chiusa” in favore del team polacco, nonostante si dovesse disputare ancora l’ultimo quarto di gioco. Da segnalare, in quest’ultima frazione, una situazione di particolar interesse. La circostanza riguardava il fatto che il cronometro di gioco ad inizio del periodo incominciava, anziché dal decimo, dal nono minuto. A parer nostro (ci sembra lecito pensarlo) ci potrebbe essere la possibilità di un ricorso da parte della squadra sarda. Vediamo cosa accadrà in proposito. In merito all’ultimo quarto di gioco, possiamo affermare che la gara continuava a protrarsi sui binari polacchi fino alla metà della frazione di gioco in questione (90-69 al 36° minuto), momento in cui la squadra allenata da coach Bucchi aveva quell’importante reazione di cui parlavamo all’inizio. Questa reazione (purtroppo tardiva) della squadra biancoblù permetteva, al team sardo, solo i benefici precedentemente citati (stiamo ovviamente parlando della riduzione della differenza canestri e di rendere la sconfitta “meno” amara). La gara si concludeva, infatti, sul punteggio di 93- 85 in favore del team polacco. Le nostre conclusioni. In merito alle nostre considerazioni finali possiamo affermare innanzitutto che siamo consapevoli che la squadra sarda sia un cantiere aperto che deve ancora trovare l’amalgama e che deve ancora recuperare importanti giocatori (Raspino), tuttavia il roster sassarese non può concedere in futuro agli avversari situazioni di gioco come quelle avvenute nel secondo e nel terzo periodo. Al contrario deve giocare con grinta e tenacia (come fatto nell’ultima parte della contesa) la qual cosa certamente creerà parecchi grattacapi ai team avversari (sia italiani che esteri chiaramente). Sperando, anzi certi, che ciò accadrà già dal prossimo confronto(contro la fortissima Virtus allenata dall’ottimo Luca Banchi) vi salutiamo con affetto ribandendo, sempre, l’affezione verso questa squadra in tutte le sue componenti (società, cestisti e staff tecnico) e chiudendo con il nostro “solito” grido: Forza Dinamo vinci! Facci sognare!

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