Secal, dipendenti a rischio: il Comune non paga. Cocco (FdI) punta il dito

  “La Secal è in grave difficoltà economica a causa del mancato pagamento da parte del Comune. Da giugno, l’Amministrazione non ha versato le somme dovute, per un totale di 291.666 euro. Questo ritardo mette in pericolo i dipendenti della società e i servizi essenziali che garantiscono ogni giorno ai cittadini”. Alessandro Cocco, consigliere di Fratelli d’Italia, non usa mezzi termini nel denunciare una situazione che definisce “insostenibile”.

  La Secal, incaricata dell’accertamento e della riscossione dei tributi comunali, è stata costretta a ricorrere alle vie legali, diffidando formalmente il Comune. “Non c’è stata alcuna risposta né dall’assessore al Bilancio Enrico Daga né dal Dirigente di Settore. Questo silenzio, di fronte a una crisi che coinvolge famiglie e lavoratori, è inaccettabile”, prosegue Cocco. L’accusa è pesante: “Non è da escludere che questo atteggiamento sia il frutto di una scelta deliberata per indebolire la Secal, al punto da portarla alla chiusura. 

  Una situazione che potrebbe favorire il ritorno della STEP, un passato che il centrodestra ha combattuto per garantire una riscossione trasparente e più vicina ai cittadini”. Ad agosto, Cocco e il suo gruppo avevano presentato un ordine del giorno per impegnare il Comune a rafforzare la Secal, un progetto avviato dalla precedente amministrazione. “Ora, invece, assistiamo a un totale abbandono della società, con il rischio di compromettere anni di lavoro e risultati”, aggiunge. Il consigliere conclude con una richiesta precisa: “L’Amministrazione deve saldare immediatamente il debito e garantire la stabilità economica della Secal. Chiederemo spiegazioni al Sindaco e all’Assessore in Consiglio Comunale. I cittadini meritano risposte”. La vicenda apre interrogativi inquietanti sulla gestione delle finanze comunali e sul futuro di una società cruciale per il territorio. La parola ora passa all’Amministrazione, chiamata a rispondere di un ritardo che non può più essere ignorato.

Politica

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