Alghero e i suoi scogli hanno sentito, nel fine settimana, infrangersi fragorosamente delle onde politiche con forza contro la Fondazione Alghero che dovrebbe promuovere cultura e turismo, ma che ora si trova al centro di un turbolento dramma politico. Andrea Delogu, ex presidente e direttore artistico della Fondazione, ha lanciato pesanti accuse contro il sindaco Mario Conoci, parlando di una revoca basata su "motivazioni di carattere personale" e non su ragioni politiche o amministrative.
La scure è caduta non solo su di lui ma anche sulla consigliera di amministrazione, Sara Govoni, lasciando un'aria di sospetto e di malcontento che va oltre le mura del consiglio.
Delogu non ha peli sulla lingua quando descrive le azioni di Conoci: "Il sindaco evidentemente soffre di vuoti di memoria a breve termine", una frase che lascia poco spazio a interpretazioni diplomatiche. A sostegno della sua tesi, Delogu sottolinea l'incoerenza delle motivazioni del sindaco rispetto ai verbali che mostrano una decisione unanime e condivisa con il sindaco e i suoi delegati sulla mancata individuazione di un direttore.
Si tratta di un'accusa seria, che dipinge il quadro di una gestione politica meno trasparente di quanto non si vorrebbe.
D'altra parte, Sara Govoni rivela di aver subito pressioni sin dal novembre precedente, una confessione che getta ulteriori ombre su tutta la vicenda. Le sue parole sono un'accusa diretta a chi ha voluto il cambio alla guida della Fondazione: "certifica che c'era una precisa volontà, ma non c'è nessuna motivazione, né amministrativa né politica".
Questo racconto aggiunge solo ulteriori dubbi su quali siano le vere ragioni dietro questi cambiamenti bruschi e improvvisi.
Il fulcro della disputa sembra ruotare attorno alla figura di Delogu, che ha occupato la doppia carica di presidente e direttore, un ruolo che, secondo lui, "è stata una assunzione di responsabilità che ha consentito sino all'ultimo di compiere atti decisivi per il funzionamento della macchina amministrativa".
Qui si tocca un punto nevralgico: la questione dei compensi e delle responsabilità. Il sindaco ha sollevato dubbi su queste remunerazioni, una mossa che Delogu trova "molto fastidiosa".
La conferenza stampa, tenuta da Delogu e Govoni al lounge Bar Rafael in modo piuttosto insolito, sembrava più un tentativo di salvare la faccia che non un chiarimento. La loro difesa si basa sui successi amministrativi, economici e progettuali ottenuti, tra cui l'aumento degli accessi ai musei e la Grotta di Nettuno e la promozione di Alghero in grandi eventi nazionali. Eppure, la loro soddisfazione dichiarata suona quasi ironica in un contesto così carico di tensioni e recriminazioni.
Insomma la triste saga della Fondazione Alghero è una dimostrazione che, anche nelle piccole realtà, il potere può giocare brutti scherzi, lasciando dietro di sé un sentiero di incomprensioni e dispute che poco hanno a che vedere con il bene della comunità. Resta da vedere come si evolveranno questi intrighi e se le acque torbide della politica locale potranno tornare a essere limpide.