Antonello Muroni, ex coordinatore di Noi con Alghero e ora sostenitore di Patto per Alghero, ha annunciato la creazione di un “Ufficio Sport” entro tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. A sentirlo parlare, si direbbe quasi che l’ufficio sarà il motore di una rivoluzione sociale, ma sarà davvero così?
La promessa è ambiziosa: “Sarà fondamentale, entro 3 mesi dall’insediamento, la costituzione dell’Ufficio Sport e Politiche alla Gioventù", dichiara Muroni. L'ufficio avrebbe il compito di gestire impianti sportivi, promuovere eventi e curare il rapporto con l'associazionismo locale. Una vera e propria fabbrica di iniziative sportive e giovanili, se non fosse che il tutto suona un po’ troppo familiare.
Non è la prima volta che vediamo candidati trasformare il campo dello sport in un campo di battaglia elettorale, promettendo miracoli amministrativi e ritorni sociali miracolosi.
Muroni, personaggio di spicco dello sport locale e non ne è sicuro e aggiunge: “Lo Sport è veicolo di inclusione sociale, miglioramento della salute e della qualità della vita, benessere di comunità”.
Parole nobili, indubbiamente, ma anche un po’ retoriche. L’idea che lo sport possa essere trasformato in un “luogo di incontro urbano” è affascinante, ma richiede ben più di un semplice ufficio per diventare realtà. Si parla di investimenti che generano ritorni sociali tripli per ogni euro speso, ma resta il dubbio: sono queste stime realistici progetti di sviluppo o solo allettanti promesse elettorali?
Inoltre, mentre l'ufficio si propone di erogare contributi e gestire progetti sportivi, ci si domanda se ciò non si tradurrà in "altre bocche da sfamare" a spese dei fondi comunali.
La questione fondamentale è questa: il denaro pubblico sarà utilizzato per un reale incremento della qualità della vita dei cittadini di Alghero o finirà per essere un altro espediente per canalizzare fondi in iniziative che brillano più in campagna elettorale che nella pratica quotidiana?
Muroni e la lista civica Patto per Alghero offrono una visione, posizionati nel centrodestra che ha ricandidato l'ex sindaco Marco Tedde, sicuramente, ma rimane da vedere se tale visione sarà concretizzata in azioni efficaci o se resterà confinata nei manifesti elettorali. La speranza c'è sempre, ma l'esperienza insegna che, in politica, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare—e a volte questo mare è più in tempesta di quanto si vorrebbe credere.