San Silvestro di sangue: attentato a Peppino Fadda, il pastore del pecorino "da star"

  Padru, 1 gennaio 2025. La quiete della Gallura, spezzata da un’agguato feroce. Giuseppe Fadda, detto Peppino o "Tiu Peppineddu", 83 anni, pastore e commerciante di formaggi, è stato raggiunto da diverse fucilate mentre si trovava nella sua Renault Captur. Un attacco premeditato, messo in atto lungo la Provinciale 24, nei pressi del bivio per Su Trialzu, a pochi passi dalla sua abitazione. Chi ha sparato si è nascosto dietro un muretto a secco, attendendo il momento giusto per colpire. Una freddezza calcolata, da chi non mirava a ferire, ma a uccidere. Tuttavia, nonostante la gravità delle ferite, Fadda non è in pericolo di vita. Soccorso tempestivamente, è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Sassari in codice rosso. I medici parlano di condizioni serie, ma stabili. Giuseppe Fadda non è solo un pastore. In Gallura, e non solo, è una figura conosciuta, apprezzata per la qualità dei suoi prodotti tipici sardi: miele, salumi e, soprattutto, pecorino. Ma è la sua "amicizia stellare" con George Clooney ad averlo reso famoso ben oltre i confini dell’isola. Una storia da romanzo: l'attore americano, amante dei formaggi sardi, ha acquistato 60 chili di pecorino direttamente da Fadda e lo ha persino coinvolto in un cameo nella miniserie "Catch 22", girata a Vena Fiorita. 

  Un uomo rispettato e riconosciuto, ma anche una figura enigmatica. Gli investigatori, ora, cercano di far luce sui moventi. I carabinieri della sezione operativa del Reparto territoriale di Olbia, con il supporto della stazione di Padru, stanno scavando nella sua vita. C’è una pistola recuperata dall’abitacolo dell’auto, ma è un dettaglio che solleva più domande che risposte. Esistono precedenti? Intimidazioni passate? Antichi rancori? Nulla viene escluso. Padru si stringe attorno alla famiglia di Fadda, incredula davanti a tanta violenza. In una terra dove le dispute locali si mescolano spesso con le dinamiche della tradizione, questo agguato riporta in superficie tensioni che sembravano sopite. I rilievi continuano, così come le indagini, ma resta l’amarezza per un gesto che macchia di sangue l’inizio di un nuovo anno. I carabinieri mantengono il riserbo. Ma una cosa è certa: chi ha premuto il grilletto voleva colpire con precisione chirurgica. Un segnale? Una vendetta? Il passato del pastore, e la sua inaspettata fama, potrebbero nascondere le chiavi di questo enigma. Un inizio d’anno che nessuno in Gallura dimenticherà facilmente.

Cronaca

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