In una scena degna di una commedia sportiva italiana, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è stato colto in flagrante mentre si trasformava da supremo custode del calcio mondiale a tifoso sfrenato dell'Inter durante una partita a San Siro contro il Cagliari. Non proprio il comportamento che ci si aspetterebbe dal presidente della FIFA, che dovrebbe incarnare l'imparzialità sportiva piuttosto che farsi vedere mentre esulta per i nerazzurri come un qualunque fan nella curva.
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha colto l'occasione per sfoderare una certa dose di sarcasmo rispondendo a un video che mostrava l'evidente disappunto di Infantino per un'occasione mancata dell'Inter. Giulini ha scelto l'ironia per commentare l'accaduto: "Applaude - questo il commento del numero uno del club sardo - la bella parata di Scuffet".
I social non sono stati altrettanto misurati nella reazione, con un ventaglio di commenti che spaziava dal disappunto scherzoso alla richiesta, per nulla ironica, di dimissioni: "Si dovrebbe scusare e dimettersi", come se un tifo malriposto potesse cancellare anni di carriera diplomatica nel calcio.
Ma, come sappiamo, nel calcio il cuore spesso prende il sopravvento sulla ragione.
Il calcio, quella strana liturgia domenicale che trasforma presidenti in tifosi e stadi in palcoscenici, ha visto un altro atto della sua eterna commedia: il presidente della FIFA che "tifa apertamente per l'Inter". Una situazione che in molti non hanno esitato a criticare, facendo notare quanto il comportamento di Infantino fosse distante dall'usuale riserbo che sfoggia nelle occasioni internazionali come le finali di Coppa del Mondo o Champions League.
Infantino, avvolto in questa improbabile veste di tifoso, ha mostrato che anche i giganti del calcio possono avere il loro tallone d'Achille, benché ci si aspetterebbe che lo mantenessero celato sotto una coltre di professionalità. "Vabbè - commenta un tifoso rossoblù - tanto il Cagliari viene sempre trattato come una squadra straniera. E allora fare due gol di fronte a un tifoso così importante è doppia goduria".
Non resta che aspettare la prossima partita per vedere se il presidente FIFA deciderà di nascondere il suo cuore nerazzurro sotto l'abito istituzionale o se ancora una volta si lascerà andare alle emozioni del calcio, quel gioco che, evidentemente, non risparmia nessuno, nemmeno i suoi più alti dirigenti.