A Pozzomaggiore, il fervore e l'attesa per la festa di San Giorgio Martire raggiungono il culmine con una tre giorni di celebrazioni che incarnano l'essenza stessa della comunità: tradizione, devozione e cultura sarda intrecciate in un unico, grande evento. Le celebrazioni prendono avvio il 22 aprile, con la simbolica partenza delle bandiere religiose, segnando l'inizio di un programma ricco e variegato che si estende fino al 24 aprile.
Il primo giorno è segnato dalla partenza delle bandiere religiose dalla casa dell’obriere in via Pinna Parpaglia, un gesto che riunisce fede e comunità in un unico spirito celebrativo con una messa dedicata agli obrieri defunti officiata da padre Vito Lombardi. Seguirà la processione solenne con il simulacro del Santo accompagnato dai cavalieri locali, dalla fucileria, dalla banda musicale di Villanova Monteleone, dai gruppi folk e dalla Confraternite locali. Alle 18.00, in piazza Maggiore, spazio alla gara di poesia improvvisata con Dionigi Bitti e Bruno Agus accompagnati dal tenore di Orgosolo. Alle 21.30 spazio a “Dentro la festa di San Giorgio-Ricordi, emozioni ed immagini” a cura dell’amministrazione comunale. Alle 22.30, in piazza Maggiore, andrà in scena “Sonos de Sardigna”, lo spettacolo musicale di Andrea Rosas.
Il giorno successivo, il 23 aprile, vede la comunità radunarsi nuovamente per la partenza delle bandiere e la Messa solenne officiata da padre Vito Lombardi, preludio alla solenne processione che vede il simulacro di San Giorgio percorrere le vie del paese, accompagnato da cavalieri, fucileria, band musicali e confraternite.
La giornata si arricchisce di ulteriori momenti di aggregazione culturale, tra cui una gara di poesia improvvisata e spettacoli musicali che riflettono l'anima viva della Sardegna.
Il 24 aprile, la Santa Messa di ringraziamento e lo scambio delle bandiere chiudono le celebrazioni, in un'atmosfera di rinnovata devozione e comunità rafforzata.
Questa festa, radicata nella storia e nella tradizione di Pozzomaggiore, va oltre la mera celebrazione religiosa. È l'espressione di un legame indissolubile tra la gente e il loro santo patrono, un evento che rafforza l'identità comunitaria attraverso la condivisione di momenti di fede, cultura e divertimento.
L'"Ardia", corsa di cavalli in onore del santo, simbolizza la lotta tra il bene e il male, riflettendo il coraggio e la determinazione di San Giorgio, e costituisce il culmine delle celebrazioni.
Incorporando spettacoli musicali, tradizioni folkloristiche e momenti liturgici, la festa di San Giorgio a Pozzomaggiore si conferma come uno degli eventi più sentiti e partecipati dell'isola, testimoniando il profondo attaccamento delle comunità sarde alle loro radici e alle loro tradizioni. Un evento che, anno dopo anno, continua a trasmettere emozioni, devozione e senso di appartenenza, rafforzando il legame tra le generazioni e mantenendo viva la cultura locale in un dialogo continuo tra passato e presente.