Un Parma-Cagliari da pazzi. Hernani pareggia all'87', ma Piccoli fa sorridere Nicola.

  Finisce 3-2, come due anni fa a Cagliari per l’andata dei playoff di Serie B, e anche questa volta vincono i rossoblù al termine di una partita memorabile. I ragazzi di Nicola vincono la prima partita del loro campionato e lasciano al Monza l’ultimo posto al termine di una partita dai mille volti, dominata nel primo tempo e poi lasciata in mano al Parma, vicinissimo al 2-1 prima che Marin si inventasse il nuovo vantaggio ospite. E quando il rigore di Hernani sembrava aver fissato il 2-2, ecco Piccoli che brucia Osorio e dà la prima gioia al Cagliari e affossa un Parma che gioca bene ma che dietro lascia troppi spazi per non correre rischi contro giocatori tecnici e squadre ben organizzate. Parma senza Circati, che venerdì in allenamento si è procurato la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro, e dello squalificato Cancellieri, oltre a Benedyczak, Kowalski ed Estevez; dietro rientra Valeri, che era assente dalla partita con il Napoli. Nel Cagliari, Nicola lascia in panchina Marin (dopo cinque turni di A è il terzo giocatore per occasioni create) e deve fare a meno di Lapadula, fermato da un problema all’anca; indisponibili anche Pavoletti, Wieteska e Jankto, mentre dopo un mese di rivede Prati. Il Cagliari ripropone la difesa a 3, già vista in Coppa contro la Cremonese, e Nicola imposta un 4-2-3-1 ben equilibrato, con Adopo e Makoumbou in mezzo al campo e Viola dietro a Piccoli. 

  Stesso schema per il Parma, che lo usa abitualmente, ma che lo interpreta anche in modo molto libero. Dietro, ad esempio, gli esterni Delprato e Valeri sono larghissimi e molto avanzati, di fatto lasciando a Osorio e Delprato la responsabilità di coprire dietro a Bernabé. Gli uomini d’attacco del Cagliari, però, iniziano subito a esplorare gli spazi: da Viola a Piccoli, da Zortea a Luvumbo fino agli inserimenti di Obert, le occasioni fioccano. Già al 2’ Piccoli colpisce di testa su corner e Suzuki para d’istinto, e anche il successivo corner fa piombare in piena area piccola una palla bollente che però nessun cagliaritano riesce a spingere i gol. La rete però è nell’aria e al 6’ Mina in effetti insacca ribadendo in gol il colpo di testa che Luperto aveva spedito sul palo, ma il fuorigioco salva un Parma stordito. Bisogna aspettare il quarto d’ora per vedere il primo tiro e dei gialloblù, una botta dalla sinistra di Mihaila ben liberato da Bonny in area, ma la palla finisce sull’esterno della rete. La partita si fa bella, i movimenti dei padroni di casa sono godibili, le trame molto raffinate; al 29’ Valeri ha la palla buona dal limite, il tiro sembra indirizzato in gol ma la deviazione di Mina salva la porta di Scuffet. E se Bernabé cerca di tessere la sua trama di movimenti e di filtranti, Adopo e Makoumbou sono indemoniati nell’impedirglielo. Il vantaggio del Cagliari sta nella logica delle cose: attacco corale che si sviluppa sulla sinistra, Obert si infiltra e esce per Zortea, che col suo cross dalla sinistra pesca a centro area Zortea, liberissimo: colpo di testa e 1-0 per i sardi. 

  Due minuti più tardi Suzuki fa prendere un altro spavento al Tardini, non trattenendo un pallone su cui si avventa Piccoli, che però trova chiusa la porta. Viola resta pericolosissimo, dall’altra parte Man si accentra e tira col sinistro ma la palla esce, e allo scadere Bonny tira addosso a Mihaila, simbolo di un Parma fin troppo attento alle trame, ai tagli e al movimento. Pecchia sostituisce Valeri con Coulibaly e mette Almqvist per Mihaila e la partita cambia faccia, perché sulla sinistra come sulla destra il Parma trova più spinta e più spazi. Dalla parte del Cagliari, poi, c’è il calo fisiologico di Viola, che ha giocato un primo tempo di altissima intensità. Il Parma continua a dare un’impressione di leziosità, di voler cercare per forza il bello e il passaggio in più, Almqvist riceve una gran palla da Bernabé ma anziché tirare cerca Bonny al centro facendo sfumare l’occasione. I gialloblù alzano il baricentro, Scuffet interviene su un tiro-cross di Man d’ala sinistra, dall’altra parte Almqvist cerca il secondo palo senza fortuna, al 15’ il rasoterra dalla sinistra di Man finisce di poco fuori sul secondo palo. E’ il prologo del pari: grande slalom di Coulibaly sulla sinistra in area, assist al centro per Man che appoggia per l’1-1. Due minuti dopo è ancora Parma, con Man che non arriva su un assist profondo. I gialloblù sembrano padroni, al 20’ una splendida giocata Sohm-Man-Sohm porta al tiro ma l’occasione - clamorosa - va in fumo. Alla mezz’ora, nel momento migliore per il Parma, ecco la giocata del neoentrato Marin che riceve da un gigantesco Adopo e da fuori area trova l’incrocio: 1-2. La partita si accende, Bernabé due minuti dopo ci prova dalla distanza, tiro alto, e al 40’ il risultato cambia ancora: Fourneau con la collaborazione del Var punisce un fallo di Palomino su Charpentier, ed è rigore che Hernani realizza: 2-2. Passano solo due minuti ed è ancora Cagliari: palla in profondità, Piccoli brucia Osorio e segna il 2-3. La partita diventa incandescente, il Parma chiede un rigore per un intervento su Haj, ma non c’è nulla. La partita si chiude con l’ultimo tentativo di Man, che finisce alto. Il Cagliari vince la prima partita del suo campionato.

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