Nel clima di novità che segue l'insediamento della nuova Presidente della Regione Sardegna, il politico di Forza Italia, Ugo Cappellacci, non si fa attendere con un messaggio chiaro e punzecchiante rivolto alla Presidente Todde, in merito alla gestione di Villa Devoto, un tema caro tanto alla politica quanto ai cittadini sardi.
Cappellacci, ricordando il proprio mandato, ha evidenziato come, sotto la sua presidenza, il parco di Villa Devoto fosse stato aperto ai cittadini nei fine settimana, offrendo un punto di incontro diretto con il Presidente della Regione e ospitando eventi e concerti. Un'iniziativa che sembrava avvicinare la politica ai cittadini, ma che ha visto un brusco cambio di direzione con l'arrivo di Francesco Pigliaru alla presidenza, il quale, nonostante le iniziali resistenze, finì per "blindarsi" all'interno della stessa villa.
“Buon lavoro alla Presidente Todde ma su villa Devoto vorrei ricordarle un precedente: durante la mia Presidenza riaprimmo il parco nei fine settimana, i cittadini incontravano il Presidente della Regione e potevano anche assistere a eventi e concerti; poi arrivò Pigliaru e, come lei, disse che mai sarebbe andato in quella sede. Alla fine si blindò lì dentro. Si può essere operativi concentrando la mente sui dossier e sulle iniziative da compiere, a prescindere dall’ufficio in cui ci si trova. Dovrebbe ben saperlo anche lei, per via delle precedenti esperienze nei palazzi romani insieme ad una compagnia che – ha concluso Cappellacci- diceva che avrebbe aperto il Parlamento come una scatola di tonno. Anche in quel caso, sappiamo come è andata a finire. Per il futuro speriamo più operatività e meno demagogia.”
Il parallelo tracciato da Cappellacci con la "scatola di tonno" grillina mira a sottolineare un pericolo di incongruenza tra le promesse e le azioni effettive, ponendo l'accento sulla necessità di coerenza e concretezza in politica. Il suo appello alla Presidente Todde è quindi un invito a non cadere negli stessi errori del passato, unendosi al coro di voci che chiedono una gestione trasparente e partecipativa degli spazi e delle istituzioni della Regione.