Nel reparto di Dermatologia dell'ospedale San Francesco di Nuoro, un luogo dove la cura e la guarigione dovrebbero essere le uniche protagoniste, si è consumato un episodio che ha più il sapore di un noir metropolitano che di una cronaca ospedaliera. Un paziente, invece di limitarsi a ricevere cure, ha pensato bene di trasformare la sua stanza in un piccolo supermarket della droga, vendendo cocaina ed eroina. L'arresto è avvenuto grazie alla prontezza del personale sanitario, che non appena ha fiutato qualcosa di marcio ha avvisato le autorità.
Gli uomini della Squadra Mobile di Nuoro non hanno tardato a intervenire, trovando in camera del paziente 1,8 grammi di cocaina e 18 grammi di eroina, già accuratamente suddivisi in dosi pronte per la vendita.
La scoperta ha portato a un immediato arresto del paziente, che ora dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Non contenti, gli investigatori hanno esteso la perquisizione al domicilio del paziente nella provincia di Cagliari, dove hanno rinvenuto altri 7 grammi di eroina. La rete di spaccio sembra quindi ben radicata e organizzata, non limitata ai confini dell'ospedale. Questo episodio solleva non poche preoccupazioni sulla sicurezza e il controllo negli ospedali, luoghi dove la vulnerabilità dei pazienti dovrebbe essere protetta con ogni mezzo.
Nel caso di Nuoro, è evidente che qualcosa è andato storto, permettendo che uno spacciatore operasse indisturbato all'interno di una struttura ospedaliera. La droga è stata sottoposta a sequestro e il paziente ora si trova a dover affrontare la giustizia, mentre l'ospedale dovrà probabilmente rivedere le proprie misure di sicurezza interna.