Il Comune di Alghero ha riproposto una campagna per incentivare la sterilizzazione di cani e gatti. È un gesto di civiltà, non di mera burocrazia, sebbene ingabbiato in un mare di procedure che l'italiano medio legge con una certa diffidenza.
Un nuovo bando è stato aperto per la concessione di contributi a quei residenti - privati e agricoltori o allevatori professionisti - che durante il 2024 non sono stati assegnatari di un simile beneficio. Viene messo a disposizione un sostegno economico per controllare il sovraffollamento e garantire una gestione sana della popolazione animale.
Sono ammessi alla partecipazione i privati con un ISEE del nucleo famigliare non superiore a 14.000 euro, cifra che grida già da sola la condizione non proprio florida di molti cittadini.
Gli agricoltori, non hanno l'obbligo di presentare tale attestazione per i cani femmina utilizzati nella sorveglianza dei fondi rurali o delle greggi.
Un punto dolente del bando è l'esclusione dei gatti liberi o di colonia dalla possibilità di accedere a questo contributo. Per loro è previsto un altro piano, più ampio, ancora in fase di definizione, che fa sorridere per l'inevitabile ritardo burocratico.
Per quanto riguarda i cani, la richiesta di contributo si estende anche a quelli privi di microchip al momento della domanda. Tuttavia, il finanziamento sarà concesso solo dopo che l'animale sarà stato dotato di tale dispositivo, dimostrando una certa rigidità nel processo.
La scadenza del bando è il prossimo venerdì 10 maggio, una finestra ristretta che testimonia un'urgenza amministrativa più che reale. I dettagli, seppur sommersi in quella prosa asfittica tipica dei bandi pubblici, sono disponibili online e presso l'Ufficio Ambiente del Comune.
La procedura per la presentazione delle domande è un viaggio attraverso la digitalizzazione amministrativa: disponibile via PEC, direttamente a mano o tramite i servizi online del Comune, accessibili solo tramite sistemi di identificazione digitale come SPID, Carta d'Identità Elettronica o Tessera Sanitaria.
È una misura necessaria, quella intrapresa dal Comune di Alghero, che si spera possa riflettersi in una maggiore consapevolezza collettiva. Ma non si può ignorare il sospetto che, come spesso accade in Italia, l'efficacia sia ostacolata più dalla burocrazia che dalla mancanza di volontà. Un piccolo passo in una corsa che dovrebbe essere sprint.