In seguito all'attacco alla City Hall di Mosca, l'Italia ha intensificato le misure di sicurezza a livello nazionale, senza però dichiarare un allarme specifico per possibili atti terroristici nel paese. Durante una riunione convocata al Viminale, sono stati mobilitati il Comitato per l'ordine e la Sicurezza e il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, con l'obiettivo di valutare e implementare strategie preventive, soprattutto in vista delle imminenti festività pasquali.
Le misure adottate riguardano principalmente la sicurezza nei luoghi pubblici e affollati, con un focus specifico sui 250 obiettivi di prima fascia, selezionati tra circa 28.000 potenziali siti di interesse.
In risposta alle crescenti preoccupazioni, sono stati intensificati i controlli in luoghi di culto, particolarmente quelli ebraici, nonché nei centri commerciali, aeroporti e principali snodi di transito, al fine di prevenire possibili attacchi.
Una particolare attenzione viene rivolta alla minaccia rappresentata dai cosiddetti "lupi solitari", individui che, in crisi di identità, possono diventare facili obiettivi di reclutamento da parte di organizzazioni estremiste.
Questa tipologia di minaccia è considerata attualmente il rischio più concreto per la sicurezza nazionale.
Grazie all'efficace lavoro dell'intelligence, che ha seguito da vicino gli sviluppi dopo l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre scorso, l'Italia è riuscita a identificare ed espellere circa 47 soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica.
Queste azioni dimostrano l'impegno continuo delle autorità italiane nel garantire la sicurezza del paese, adottando misure preventive mirate e tempestive per proteggere cittadini e visitatori da possibili minacce.