Le 25mila imprese artigiane edili della Sardegna sono pronte a rinnovare il patrimonio immobiliare privato sotto la nuova Direttiva Europea "Case Green". Questa direttiva è vista con favore dal settore perché promette di stimolare l'occupazione, incrementare il valore degli immobili attraverso la riqualificazione, risparmiare energia e offrire ai proprietari la possibilità di recuperare un significativo ammontare dei costi grazie ai bonus edilizi.
"L'efficientamento energetico ovvero la riqualificazione del patrimonio immobiliare può essere una grande opportunità ma non deve trasformarsi in vessazione per cittadini e imprenditori", afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna.
Egli evidenzia la necessità di bilanciare le opportunità con gli oneri burocratici ed economici, che non dovrebbero ricadere sui privati e sulle aziende.
"Come imprenditori dell’edilizia e come Associazione d’impresa siamo favorevoli alla Direttiva Europea 'Case green' perché crea lavoro, riqualifica il patrimonio edilizio e ne aumenta il valore, permette di risparmiare energia, e offre la possibilità ai proprietari di recuperare, attraverso tutto il sistema dei bonus edilizi e quindi di detrazioni, gran parte degli investimenti effettuati", prosegue Meloni.
Per l’Associazione degli Edili Artigiani, il successo di questa iniziativa dipende dalla formazione del personale e dalla regolamentazione dell'accesso alla professione. "Il primo deve consentire alle imprese di formare gli addetti senza che i costi di tale azione si trasformino in una zavorra che affossa le imprese; la formazione deve essere un valore e non un onere", sottolinea Meloni. Inoltre, c'è un chiaro bisogno di norme che regolino l'accesso alla professione edile, per assicurare che il settore mantenga elevati standard professionali.
Con quasi 90mila immobili vetusti da riqualificare, l'opportunità di mercato per le imprese edili sarde è significativa. L'approccio proposto da Meloni mira a garantire che le politiche di supporto siano ben direzionate, per evitare di gravare eccessivamente su famiglie e imprese e per prevenire la creazione di bolle speculative.
Il dibattito su come le nuove normative europee possano essere implementate efficacemente continua, mentre le imprese artigiane si preparano a navigare in questo nuovo scenario, cercando di massimizzare i benefici senza subire gli oneri indesiderati.