Una stagione cominciata con Semplici artefice di una salvezza insperata l'anno precedente. Dopo poche gare viene cacciato senza troppi scrupoli sostituito dall'illustre Walter Mazzari che firma un contratto di tre anni. La squadra non ingrana fino a subire una sconfitta roboante contro l'Udinese a fine dicembre. Pare ci fossero problemi nello spogliatoio risolti epurando due uruguagi dalla rosa, Godin e Caceres. 

  Da gennaio il Cagliari di Mazzarri, con nuovi innesti, prende forma e trova alcuni risultanti importanti come la vittoria contro l'Atalanta. Poi qualcosa si spezza e da marzo in poi il Cagliari sprofonda in classifica fino alla sconfitta con il Verona. Partita dell'esonero di Mazzarri che, a fine gara, ha insultato tutti, squadra e dirigenti, finendo per essere licenziato per giusta causa. 

  Nelle ultime tre gare viene chiamato, per la missione impossibile della salvezza, l'allenatore della primavera Agostini che ha fatto miracoli con la squadra cadetta. Anche così non riesce a brillare e anche a Venezia, nell'ultima di campionato fatica, ci prova ma non riesce a fare punti. 

  Nel mentre la Salernitana ha recuperato terreno ma nelle ultime gare non ha più lo sprint che l'ha portata in zona salvezza tanto da prendere quattro reti dall'Udinese nell'ultima giornata di campionato dando così al Cagliari la possibilità di salvarsi. Ma per vincere bisogna segnare e il Cagliari in questa stagione fallimentare non è riuscito a segnare nemmeno una rete nell'ultima gara contro il Venezia già retrocesso per salvarsi e redimere una stagione sottotono. 

  Il Cagliari scende nuovamente in B, una retrocessione senza appello. Una squadra che fino agli ultimi minuti della l'ultima gara  si è dimostrata senza mordente, senza grinta e attaccamento alla maglia. Il prossimo anno dovrà essere l'anno della ricostruzione ripartendo da chi ha provato fino alla fine adonorare i colori rossoblu, sperando che, la prossima, sia finalmente la stagione giusta. (p.t.)